Come anticipavo, oggi parliamo di una carta dei Tarocchi che apre un ciclo di quattro carte che potremmo definire simmetriche.
Quattro carte che costituiscono una specie di circolo all’interno degli stessi Arcani Maggiori.
Due figure femminili e due maschili, i rappresentanti del medesimo potere raffigurati però in generi diversi.
Questo ciclo si apre con la Papessa, cui segue l’Imperatrice, poi l’Imperatore e infine il Papa, quasi a voler sottolineare il potere spirituale che racchiude e controlla quello temporale, e in cui l’essenza rappresentata dalla Papessa, nel suo primo stadio, si perfeziona nell’Imperatrice, assumendo un certo tipo di controllo, si rafforza ulteriormente nella figura maschile dell’Imperatore e quindi regredisce, nella figura del Papa, che però non è una regressione nel senso stretto del termine, quanto piuttosto un ritorno alle origini pur però, nello stesso tempo, evidenziando che il potere spirituale alla fine controlla anche quello temporale. Questo ragionamento verrà affrontato più avanti quando parleremo delle carte appena nominate, per adesso vi basti evidenziare questi elementi.
La Papessa nei tre mazzi: Marsiglia, RiderWaite e Visconti |
La Papessa, (e lo si può vedere nell’immagine qui sopra che mostra i tre Arcani nei tre diversi mazzi che possiedo) viene generalmente raffigurata come una sacerdotessa o una monaca che indossa un copricapo, una veste e un mantello.
In tutte le tre raffigurazioni la Papessa regge un libro, ma mentre nei Marsigliesi e nei Rider Waite il libro è aperto e la figura lo sta consultando, nei Visconti il libro è chiuso e la Papessa, nella mano libera, regge il bastone pastorale culminante con la croce.
In un certo qual modo, però, la Papessa appare legata anche al precedente Arcano, al Bagatto, poichè se osserviamo bene le due carte, e lo possiamo fare consultando il mazzo dei Tarocchi di Marsiglia, vediamo bene come l’abbigliamento dei due personaggi mostri gli stessi sgargianti colori: rosso, verde e giallo per il vestito, blu per degli elementi di fondo, che nel Bagatto sono le gambe del tavolino, nella Papessa il panneggio del trono su cui è seduta, elementi che fanno da contorno al luogo in cui la figura è collocata.
In tutto il mazzo dei Tarocchi di Marsiglia non ci sono altre figure che indossano abiti di questi colori e che hanno elementi in comune come queste due carte. Il motivo è ben presto spiegato: mentre il Bagatto rappresenta la coscienza maschile, la Papessa rappresenta quella femminile. La coscienza del Bagatto rappresenta il principio maschile Yang, è solare, diretta e irradiante; la coscienza della Papessa è una coscienza femminile e rappresenta il principio Yin, è lunare, magnetica, riflessa.
C’è dell’altro.
Focalizzandoci maggiormente sulla figura della Papessa dei tarocchi dei Visconti, possiamo vedere subito che a differenza dei Marsigliesi e dei Rider Waite, la Papessa si dichiara per quel che è già per il fatto di portare, nella mano destra, l’asta crociata, simbolo inequivocabile della fede cristiana, mentre con la mano sinistra regge il libro che nelle altre raffigurazioni era chiuso.
L’abito non è riccamente decorato, e anzi il cordone in vita lo accosta moltissimo agli abiti di vita monacale, in particolar modo con l’Ordine delle Umiliate, un ordine creato nel 1134 e presente tu tutta Italia fino al 1570 (Fonte: G.Berti, I Tarocchi dei Visconti).
Ci sono state due attribuzioni di questa figura: alcuni hanno ravvisato in essa Manfreda Visconti da Pirovano, condannata al rogo come eretica nel 1300, altri ci hanno visto la leggendaria Papessa Giovanna, che sarebbe salita al trono pontificio nell’854.
In realtà, la Papessa dei Tarocchi Visconti rimanderebbe più semplicemente alla figura della Fede dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova, che era stata fonte d’ispirazione anche per il Matto.
La Fede, come si vede nell’immagine a fianco che riproduce l’affresco di Giotto, è davvero molto simile alla carte dei Tarocchi che riproduce la Papessa, ma esiste un ulteriore precedente iconografico, di cui parlammo all’inizio della nostra trattazione, quando parlando del mazzo dei Visconti di Modrone parlammo anche dell’esistenza della rappresentazione dei Trionfi delle virtù Teologali in tale mazzo…e guarda caso, quando i Tarocchi di Modrone vennero ridisegnati, dando origine ai Visconti come li conosciamo noi, la carta che rappresentava la fede scomparve, venendo rimpiazzata dalla Papessa, che alla Fede somiglia molto.
Dunque è questo che trapela da questa carta: la conoscenza dei misteri della vita, la loro comprensione e accettazione, la sapienza.
Già, la sapienza…ed è questo il punto che ci consente di addentraci maggiormente nella comprensione di quest’Arcano.
Ho già avuto modo più volte di sottolineare come i miei tarocchi preferiti siano i Rider Waite, per la complessità di simboli che nascondono. E ancora una volta, questi stupendi tarocchi, che abbiamo visto discendere dal mazzo completo di carte più antico del mondo, i Tarocchi Sola-Busca, ci presentano il senso ultimo di quest’Arcano Maggiore.
Nei tarocchi RiderWaite la Papessa è seduta sul suo trono, e ai lati ha due colonne, una nera e una bianca, simbolo di dualità e contrapposizione, che recano incise le lettere “B” (la nera) e “J” (la bianca), che secondo la simbologia massonica sono le iniziali di Boaz e Jakin, i nomi delle colonne del tempio di Salomone.
Queste due colonne, e la menzione a Salomone, simboleggiano la forza e la giustizia, principi della saggezza.
Il libro stesso che regge la Papessa reca un’iscrizione fondamentale: “TORA”. Torah, la legge ebraica.
La Papessa non ha bisogno di leggere il rotolo, lo conosce a memoria e tiene la testa alta guardando fisso di fronte a sè.
La Papessa questo simboleggia: la conoscenza dei misteri più alti e inaccessibili della vita e dell’esistenza umana.
io ci credo all’aiuto dei tarocchi. lo vedo nel lavoro da cartomante.Elisabetta roya
ciao, complimenti per il blog, non è facile trattare certi argomenti con competenza e senza sensazionalismo. Sono capitata qui perché appassionata di tarocchi, anche se, come te non credo alla cartomanzia. Mi piace però studiare le carte dal punto di vista storico, iconografico e simbolico. Un po’ alla volta sto analizzando le carte e una delle prime è stata proprio la Papessa, la mia preferita
alisa
ti ringrazio davvero 🙂
Finalmente ho avuto il modo di leggere questo bel post!
Bello davvero.. io intanto sto preparando un altro post che potrebbe collegarsi a questo..
un abbraccio!
Grazie 🙂
Un simbolo molto importante…misteri molto alti e profondi..
Veramente un ottimo articolo…che non rimane alla superficie..
Un abbraccio
Angie
Grazie infinite 😉
Molto, ma molto interessante, questa carta è sempre stata tra le mie preferite dei tarocchi, ricordavo pure io qualcosa sulla Papessa Giovanna… Brava, Donata, è sempre bello leggerti!
Grazie di cuore!