Il fatto è che Venezia è una città così affascinante e così piena di misteri e segreti che spesso mi viene da prendere il treno e andarla a visitare, girovagando quasi senza meta per le sue calli e i suoi campielli, lasciandomi guidare solo del mio “sesto senso” che mi porta ad addentrarmi in luoghi stupendi e densi di magia.
La storia della basilica è nota: fu edificata come ex voto dai veneziani che erano stati decimati dalla peste che tra il 1630 e il 1631 colpì Venezia…
Per una descrizione completa della sua storia vi rimando al link di Wikipedia. A noi basta sapere che questo meraviglioso capolavoro dell’architettura barocca veneziana venne edificato su progetto di Baldassarre Longhena (1631-81), scelto dal Senato tra gli undici presentati, come ringraziamento alla Madonna per la liberazione della città dalla peste del 1630. All’interno conserva importanti opere di Tiziano e Tintoretto.
Secondo la leggenda, per fare spazio alla nuova chiesa si scelse di demolire un soppresso complesso religioso (la Chiesa della Santissima Trinità con convento e scuola) adiacente alla dogana di Venezia. Si dice anche che sul luogo in cui è stata eretta la basilica si trovasse un cimitero, nel quale erano sepolti molti veneziani che erano morti di peste, ed è proprio alla costruzione della chiesa della Salute che è legata una curiosa ghost story veneziana.
Durante i lavori di costruzione della chiesa della Madonna della Salute, di punto in bianco iniziarono terrificanti apparizioni: si racconta di bambini fantasma che si avvicinavano i figli degli operai con l’intenzione, pacifica, di giocare con loro, ma che svanivano di colpo; e poi urla e sussurri quando il cantiere era deserto, di notte; e ancora cani enormi che spuntavano da chissà dove, ringhiavano minacciosi ma scomparivano subito se minacciati, e poi ripetersi di suoni metallici, botti, stridii di catene trascinate, e ancora colpi su pavimenti e porte in costruzione.
Nessuno sembrava farci poi molto caso, ma quando le cose iniziarono a peggiorare col passare del tempo, ecco che una soluzione doveva necessariamente essere trovata, per ristabilire la pace nel cantiere.
Gli operai infatti non ne potevano più di essere disturbati da mani invisibili, che si burlavano nascondendo gli attrezzi da lavoro, o peggio, che levavano loro le coperte o li afferravano e scuotevano mentre dormivano.
Furono interpellati vari preti e vari saggi, e alla fine delle ricrche il Consiglio dei Dieci individuò la causa di quei “fastidi” nelle anime dei defunti che ancora riposavano, si fa per dire, nel vecchio cimitero della Trinità che sorgeva di fianco alla chiesa, e che si stava provvedendo a smantellare per fas spazio alla Basilica. Così venne subito chiamato un sacerdote affinchè mettesse fine alla pena della anime attraverso la benedizione dell’edificio.
Così il prete si recò alla vecchia chiesa, recitò una speciale preghiera, benedisse con l’acqua santa l’intero edificio e fece recitare molti Rosari alle pie donne del sestriere…il tutto per calmare le anime dei morti. E infatti le manifestazioni spaventose ebbero fine, e subito la gente cantò vittoria, convinta che i fantasmi, o qualsiasi cosa fossero, se ne fossero andati.
Purtroppo però nessuno poteva immaginare quello che di lì a poco sarebbe accaduto nel cantiere di Santa Maria della Salute. Iniziò infatti a propagarsi per tutto l’edificio in costruzione uno strano ronzio, che cresceva di giorno in giorno per intensità, e sembrava provenire direttamente da sotto terra…
Dopo qualche giorno in cui nessuno riusciva a capire da cosa quel suono fosse prodotto, il ronzio si trasformò in un rumore ben più inquietante, e un manovale particolarmente attento disse che, se gli si prestava attenzione, dentro quel rumore si potevano distintamente udire due voci, una di uomo e una di donna, che parlavano pronunciando le stesse parole.
Per tutta risposta si levò un un urlo terrificante composto da milioni di voci, e fiotti di sangue cominciarono a sgorgare dalle mura e dal pavimento della vecchia chiesa. Le pareti erano scosse da un terremoto, i finestroni sulla sommità esplosero e dalle aperture entrò un vento fortissimo che si convogliò, come un mulinello impazzito, proprio al centro della chiesa.
E, cosa ben più inquietante, sui muri della chiesa iniziarono ad affiorare delle parole che parevano scritte col sangue:
Per favore aiutateci ad ottenere luce, messe, preghiere.
Tutto scomparve dopo poco. Subito i soldati e i manovali iniziarono a scavare sul pavimento portando alla luce i resti di centinaia di corpi di uomini, donne, bambini, tutti morti di peste, che erano stati frettolosamente sepolti nel vecchio cimitero per evitare il diffondersi del morbo. Subito i poveri resti furono rimossi dal pavimento della Basilica e ricollocati al centro della chiesa, dove ancora oggi, secondo la leggenda, riposano.
Si dice inoltre che ogni 21 novembre, quando si festeggia la Festa della Madonna della Salute (in cui i veneziani attraversano un ponte di barche che va da San Marco alla Basilica e vi si recano a pregare), a mezzanotte in punto si oda un mormorio provenire dalle viscere della basilica, e se lo si ascolta attentamente, superando l’iniziale e comprensibile paura, si può scoprire che quel brusio è composto da infinite preghiere di ringraziamento e lode, elevate dai veneziani morti e sepolti in quel luogo sacro tanti anni fa dai loro concittadini.
wooowww mette brividi!!!!!!!!!!!!!!!
grazie 😀
adesso ho davvero paura!!!
Conoscevo questa storia, ma altrettanto affascinanti sono i misteri esoterici legati alla Basilica stessa, a cominciare dalla forma della sua pianta che ricorda la Clavicola di Salomone, fino alla figura posta nel centro della pavimentazione con il simbolo dei Rosacroce…
trovo il tuo blog a dir poco splendido. Hai una padronanza davvero rara, e non ti fermi a proporre una storia, ma la vivisezioni. Sei bravissima. Padovana..ci sono stato spesso a Padova,ora ho un motivo in più per tornarci e visitare le bellezze che declami.
Brrr! Questa fa proprio paura, speriamo che adesso abbiano trovato la pace…
Francamente, è la verità, la mia amicizia credimi, non inquina affatto ciò che penso.
Leggo con piacere le tue storie e le trovo belle.
Ciao Angie
@Angie: ciao bella!! certo che puoi, il mio blog mica è privato, e mi farebbe anche piacere! tu avevi parlato tempo fa del Sacro Graal,ne ho parlato anche io sul mio post dedicato al crollo del campanile di san Marco, dimmi che ne pensi! un bacione
Che storia incredibile, Venezia è colma di storie di fantasmi, ma certo questa è eclatante e veramente affascinante.
Aspetto con ansia qualche altra storia, sei un vero pozzo di San Patrizio.
Ciao potrei condividerla sul mio blog? Grazie
Angie.
@Nick: no no niente fantasmi!Nerone può andar bene cm amico? ;))
@Ariano:ci sn tanti di quei misteri nascosti a Venezia che neanche immagini…sto indagando e presto pubblicherò una storia..
@Sibilla: grazie! passerò molto volentieri a trovarti!
Ciao! Sono Sibilla.. hai un blog molto interessante! adoro storie di fantasmi e di streghe.. questa leggenda non la conoscevo!
Se ti va passa anche da me nei miei blog!
Lo scrigno di Sibilla e i racconti di Sibilla!
Ti seguirò volentieri!
A presto..Sibilla
“Venezia è una città così affascinante e così piena di misteri e segreti che spesso mi viene da prendere il treno e andarla a visitare, girovagando quasi senza meta per le sue calli e i suoi campielli, lasciandomi guidare solo del mio “sesto senso” che mi porta ad addentrarmi in luoghi stupendi e densi di magia”
Questa è una frase che sottoscrivo in pieno, peccato solo che il mio viaggio in treno per Venezia sia esageratamente lungo 🙁 altrimenti ci andrei spessissimo.
Riguardo la storia in questione non la conoscevo. Ho diversi libri sulla storia della Serenissima, con aneddoti e curiosità, ma questa proprio non la sapevo. Quando (spero presto) ritornerò a Venezia, entrando a Madonna della Salute proverò sicuramente un brivido di tensione…
Ok fammi sapere che se sono libero considerati invitata a pranzo (o a cena) da me e Venusia.
Se vuoi porta pure qualche amico.
Basta che non siano fantasmi. 😉
@Nick: penso di andare la prossima settimana,lavoro permettendo…e poi ho in mente una capatina a Villa Velluti, nella Riviera…
Avvisami quando ci vai, così magari collaboriamo.
In realtà poi la maggior parte delle cose che scrivi sono una costante fonte d’informazione di sorpresa per me. ;))))))))
naaaaaaaa!! zio Nick nn puoi smontarmi un post cosìììììì!!! e vabbè sappiamo che ami Venezia, quindi mi sorprende che siano poche le cose che scrivo e che non conosci ;))
sìsì avvisami!! io ho in progetto una capatina a Villa Pisani,ho sentito qualcosa di strano nei gg scorsi inerente il labirinto…nn so se si riferisca al libro Il labirinto d’acqua ma è cmq una ocsa da approfondire…
Questa la conoscevo!
A proposito il prox mercoledì vado a Venezia (ce l’ho a due passi). Ti avviso se vedo fantasmi.