Tromba d’aria in formazione sui cieli di Padova

Ieri sera, Padova e provincia sono state colpite da un vero e proprio nubifragio, in alcune zone anche da una tromba d’aria, con un vento portentoso e chicchi di grandine caduti come una mitragliata.
Ci sono stati danni davvero molto seri, e per fortuna non ci è scappato il morto.
Però sembrava di stare in mezzo a un vero e proprio bombardamento. Almeno, le mie carnivorine sono tutte sane e salve e anche le piccole dionee che stanno crescendo a più non posso non hanno subito danni.

Pensando al temporale, mi è venuta in mente una storia che ho ascoltato molto tempo fa, una storia che parla di fenomeni atmosferici e streghe. Perchè la mentalità popolare vorrebbe che i temporali particolarmente violenti fossero causati dalle streghe.

Che nubi infuocate!!!

Uno dei divertimenti principali delle streghe sarebbe infatti quello di causare, dopo i loro incontri, grandinate e temporali violentissimi.
Ci sono addirittura dei riti e delle “formule magiche” che verrebbero pronunciate dalle streghe per scatenare questi diluvi. Una di queste complesse forme di rituale, che verrebbe usato per provocare una grande alluvione, consisterebbe nel raccogliere sette rami di un salice piangente la cui chioma penda a Nord, usarli per raccogliere l’acqua di un torrente e pronunciare la frase: “In nome del demonio, acqua, alzati!“. E, in teoria, una terribile alluvione colpirebbe il territorio verso cui il fascio di rami di salice è stato puntato.

I temporali e la grandine invece si scatenerebbero quando le streghe gettano in aria l’acqua contenuta in una ciotola nella quale hanno sputato dentro: più sputi hanno fatto, più violento sarà il temporale.

Per scoprire poi se una grandinata è opera di stregoneria, basta raccogliere i chicchi caduti e lasciarli sciogliere: se si trovano dei capelli in mezzo al ghiaccio, allora si tratta sicuramente di opera di stregoneria. Per questo motivo è sempre prudente togliere dal proprio pettine o dalla propria spazzola i capelli che inevitabilmente vi si trovano: le streghe infatti raccolgono quei capelli e li usano per provocare la grandine, e quanto più loro invidiano la persona cui quei capelli appartengono, tanto più violenta sarà la grandinata.

C’è poi un detto popolare, che quando piove e splende il sole nello stesso istante, è in quel momento che le streghe escono allo scoperto e si lavano le orecchie per farle poi asciugare al sole. In questo modo potranno ascoltare le voci degli uccelli che ricominciano a cantare dopo la pioggia raccontando i loro segreti.

In caso di maltempo, poi, bisogna sempre piantare ai quattro lati del proprio podere un palo di legno bianco, ad esempio di betulla, e su questo palo legarvi un mazzetto di erbe benedette: in questo modo nessuna grandinata potrà nuocere al raccolto di quel campo.

Anche quando si è in casa si può favorevolmente proteggere la propria dimora dal pericolo di fulmini bruciando in un vasetto di terracotta un pugno di erbe benedette, preferibilmente qualche foglia di olivo raccolto per la Domenica delle Palme, la domenica prima di Pasqua. Se non si ha ulivo si può usare anche ginepro, facendolo però benedire da qualche frate.

Nei paesetti di campagna, quando arrivava un temporale particolarmente violento, spesso si suonava la campana maggiore della chiesa parrocchiale, sia per avvisare i popolani dell’imminente pericolo, sia per mettere in fuga le streghe ritenute il motivo scatenante della calamità.

Queste sono solo credenze popolari raccolte un po’ di qua e un po’ di là…più che altro sono cose curiose, elementi caratteristici di una cultura popolare che va purtroppo scomparendo, e mi piaceva raccontarle.

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2 pensiero su “Quando le streghe provocano un temporale”

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