Indubbiamente, quella appena trascorsa verrà ricordata come una settimana epocale, o quasi. Ci sono alternati diversi avvenimenti di una certa rilevanza. Solo un caso? Andiamo con ordine.

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013. TERREMOTO NELLE ISOLE SALOMONE

I sismi nelle Isole Salomone

Violento terremoto nelle Isole SantaCruz, dove la terra aveva già tremato nei giorni precedenti:
il 6 febbraio una prima scossa di  magnitudo (MW) 8, il 7 febbraio altra scossa di 6.6, l’8 febbraio altra scossa di MW 7, il 10 febbraio altra scossa di MW 6.3.
Questi sismi sono avvenuti lungo una zona di subduzione tra le più nevralgiche del pianeta. In questa regione due placche tettoniche scorrono una sotto l’altra penetrando sotto il mantello terrestre. La collisione tra la placca del Pacifico e quella australiana sta generando uno sconvolgimento crostale che si sta manifestando con una raffica di terremoti che hanno raggiunto l’intensità del settimo grado della scala richer. Secondo i dati dell’istituto simologico IRIS, il violento sisma che ha scosso le isole Salomone è stato il più forte degli ultimi 40 anni…Ma non è tutto qua. Sabato 9 febbraio un sisma di magnitudo 7 ha infatti colpito la Colombia…Che sta succedendo? Sembra che il pianeta stia entrando in una fase di istabilità,  dovuto ad un significativo aumento del gradiente geotermico con conseguente espansione dei fluidi magmatici che scorrono sotto la crosta terrestre. Si avvicina il tempo in cui vedremo un aumento catastrofico ed esponenziale del numero di calamità naturali? in particolare terremoti, ed eruzioni vulcaniche? il pianeta è entrato in un periodo di instabilità geodinamica e ,questi terremoti segnano la fase secondaria di accelerazione termica della Terra. (FONTE: terrarealtime).

LUNEDI 11 FEBBRAIO 2013 IL PAPA SI DIMETTE
La dimissioni a sorpresa del Santo Padre. Un avvenimento epocale, come è stato detto più e più volte, che segna una svolta non solo nella Chiesa, ma in tutto il mondo. E lascia uno strascico senza fine di dubbi e interrogativi. Lo stesso Ratzinger ha provveduto a rendere noto il motivo, spiegando di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa, perchè “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”, ha detto il Papa ai cardinali, nel corso del Concistoro ordinario. L’ultima volta che un Papa si era dimesso risale a oltre sei secoli fa: lo fece Gregorio XII, in carica dal 1406 al 1415, all’epoca dello scisma d’Occidente

MARTEDI 12 FEBBRAIO 2013 IL CROLLO (IN SILENZIO) DELLA GRECIA
Sì, avete letto giusto. La Grecia, una Nazione membro dell’Unione Europea, è crollata definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE. Ma in Italia nessuno ne parla perchè siamo in campagna elettorale, l’attenzione dei media è stata spostata sulle dimissioni del Papa, e tutto questo mentre l’Europa brucia! Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose. E poi, ecco due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche (rapine aumentate del 600% rispetto a un anno fa). Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni. E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori. Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.
(FONTE: terrarealtime da http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11461)

MERCOLEDI 13 FEBBRAIO 2013 
LA TERRA SI STA PREPARANDO A UN BURRASCOSO RISVEGLIO…questo secondo Michael Thorneassistente professore di geologia e geofisica all’Università dello Utah, che nel suo studio comparso su Earth and Planetary Science Letters spiega che la Terra si starebbe preparando ad una delle più catastrofiche eruzioni della sua storia, in grado di distruggere buona parte del pianeta e di causare la più grande estinzione animale mai registrata. Il ricercatore ha analizzato le onde sismiche che dalla superficie terrestre arrivano fino al nucleo terrestre e ritornano in superficie, possibili indizi che potrebbero generare un vero e proprio cataclisma per il nostro pianeta.“Quello che abbiamo rilevato è l’inizio di uno di questi grandi eventi eruttivi che, se mai dovesse succedere, potrebbe causare una distruzione molto massiccia sulla Terra”, spiega lo stesso geologo. Secondo Thorne, il disastro non è imminente, “Questo tipo di meccanismo può generare enormi eruzioni di massa, ma richiedono tempi che vanno dai 100 ai 200 milioni di anni”, spiega il professore. Secondo lo studio, due o più “blob” di roccia fusa grandi come un continente stanno entrando in collisione proprio sopra il nucleo terrestre, a circa 3 mila chilometri di profondità sotto l’Oceano Pacifico. Ciò sta creando una massa di roccia fusa grande come la Florida e che potrebbe essere la radice di due generi di eruzioni particolarmente intense nel lontano futuro. L’enorme blob di magma potrebbe dare vita ad un supervulcano come quello che negli ultimi due milioni di anni ha originato la caldera di Yellowstone, la quale, quando eruttò, ricoprì il Nord America di cenere vulcanica. Oppure, potrebbe dare vita a delle gigantesche eruzioni di basalti come quelli che tra 17 e 15 milioni di anni fa hanno ricoperto il nordovest della Columbia o come quelli che eruttarono 65 milioni di anni or sono in India che hanno ricoperto una regione grande come l’Alaska o altre eruzioni di tal genere. “Questo tipo di enormi eruzioni potrebbero essere legate ad alcuni eventi estintivi”, continua Thorne. Fin dal 1990, gli scienziati sono a conoscenza dell’esistenza dei due giganteschi blob di magma che viaggiano in rotta di collisione poco al di sopra del nucleo terrestre. Uno di esse si trova sotto l’Oceano Pacifico, mentre l’altro sotto il continente africano. Thorne e i suoi colleghi, grazie alle immagini del nucleo ottenute con l’analisi delle onde sismiche, hanno scoperto la collisione in corso e il lento formarsi di una bolla di magma gigantesca proprio sotto le isole vulcaniche di Samoa, nell’Oceano Pacifico. Con l’ausilio di un software di simulazione, i ricercatori hanno dimostrato che quando le bolle di magma si fonderanno completamente, potranno dare vita ad un’eruzione di dimensioni planetarie. Il geologo stima che la collisione sarà totale tra i 100 e i 200 milioni di anni. L’utilizzo delle onde sismiche per rendere visivamente quello che avviene all’interno della Terra equivale un pò a fare una scansione a raggi X del pianeta. “Il mio studio potrebbe essere il primo a mostrare il movimento delle bolle di magma”, spiega Thorne. “Il loro movimento è simile a quello della deriva dei continenti che avviene in superficie. 

GIOVEDI 14 FEBBRAIO 2013 LA TERRA TREMA, ESPLODE E I PESCI MUOIONO

Violento terremoto di magnitudo 6.9 in Russia, più una serie di boati ed esplosioni registrate nelle Isole Salomone. L’Ufficio nazionale per la gestione delle catastrofi naturali delle Isole riferisce infatti che dopo il terremoto di alcuni giorni fa, l’attività vulcanica è aumentata sull’isola disabitata di Tinakula, dove da alcuni giorni si sentono anomali boati. 

I DELFINI. Ma qualcosa di strano è avvenuto ache in Italia, dove una preoccupante moria di delfini è stata registrata nel Tirreno, in gennaio e nei primi giorni del mese di febbraio, con 33 esemplari spiaggiati tra Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Un dato che per il ministro dell’Ambiente Corrado Clini è “preoccupante” e che si discosta fortemente dalla media storica di questo tipo di eventi (meno di 4 animali l’anno). Il ministero dell’Ambiente riferisce in una nota di star “monitorando da vicino la situazione grazie alla rete scientifica appositamente voluta e finanziata dal dicastero: Università di Pavia, Università di Padova, Asl, Istituti Zooprofilattici e Arpat. Inoltre il ministero dell’Ambiente ha allertato il Reparto ambientale marino (Capitanerie di Porto e Guardia costiera). Dalle prime indagini sembra di poter escludere eventi eccezionali causati dall’uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti, ricerche geosismiche o esercitazioni militari“. Si parla di anomale emissioni gassose nel mare, forse dovute a qualche vulcano sottomarino.

VENERDI 15 FEBBRAIO 2013. L’APOCALISSE DAL CIELO. 

Un meteorite caduto in Russia, con gli esiti catastrofici che ben conosciamo. Però non è stato un caso isolato: negli ultimi giorni vari bolidi sono stati avvistati nei cieli di tutto il mondo: dalla Russia al Kazakhstan, dal Giappone all’Australia, da Cuba al Sud Africa, dal Marocco alla Germania, dalla Svizzera ai Paesi Bassi, dal Belgio al Regno Unito e persino negli Stati Uniti e in Italia
La notte del 13 Febbraio infatti, un’enorme palla di fuoco è stata avvistata nei cieli del Belgio, dei Paesi Bassi e della Germania. L’evento è durato circa 15-20 secondi, e alcuni testimoni riferiscono di aver assistito a due frammentazioni del corpo. Non è ancora chiaro se il bolide fosse da attribuire ad una meteora sporadica o al ritorno del veicolo spaziale Soyuz, lanciato nello spazio l’11 Febbraio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan. Arianespace e i suoi partner russi riferiscono che la navicella cargo Progress è stata accuratamente posizionata sull’orbita di destinazione per un’altra missione verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). 

 

Un altro evento simile è stato registrato in Giappone il 14 febbraio (video qui sopra). L’evento si è verificato alle 2:00 ora italiana del 15 Febbraio. 
Al mattino poi l’evento in Russia, mentre nel pomeriggio è stata la volta di Cuba, dove diversi testimoni hanno visto esplodere un oggetto nella provincia di Cienfuegos. Una palla di fuoco è stata segnalata anche nei cieli di San Francisco, negli Stati Uniti, e in Italia, dalla Sicilia al nord Italia. Insomma, ultime ore decisamente movimentate nei cieli di tutto il mondo, ma gli esperti tranquillizzano: “eventi come quello accaduto in Russia si ripresentano ogni 40 anni. (FONTE: meteoweb.eu)

SABATO 16 FEBBRAIO 2013. LA TERRA TREMA IN LAZIO E ABRUZZO
LAZIO.
La terra torna a tremare violentemente in Italia, questa volta non nelle zone già martoriate in Emilia dal terremoto di maggio, ma al Sud. Una forte scossa di terremoto è stata registrata infatti in provincia di Frosinone intorno alle 22.15. Secondo i dati dell’Ingv, è stata di magnitudo 4.8 e a una profondità di 10,7 chilometri nei pressi di Sora.  Il terremoto che ha colpito la Ciociaria ha interessato anche Roma, dove sono oscillati soprattutto i piani alti dei palazzi anche nei quartieri centrali della città. Nel frusinate la scossa ha provocato un forte boato e tanta paura, e le testimonianze parlano di un movimento ondulatorio che ha provocato qualche danno all’interno delle abitazioni. La zona del frusinate colpita dal terremoto è da tempo sotto la sorveglianza di sismologi. Ha infatti cominciato ad attivarsi poco tempo dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009.Questa è una zona ad alta pericolosità sismica che stiamo studiando con attenzione“, ha detto il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. “Una zona – ha proseguito – nella quale si trovano faglie attive note e nella quale sono avvenuti terremoti importanti nel passato“. Le analisi sui fattori che hanno scatenato il terremoto di questa sera sono in corso. Quello che al momento si può dire, ha osservato Amato, è che i meccanismi presenti nell’area del frusinate sono analoghi a quelli dell’Appennino laziale-abruzzese.

ABRUZZO. Paura all’Aquila. La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione anche in Abruzzo, poche ore dopo la sentenza sul crollo della Casa dello studente nel terremoto del 6 aprile 2009. Segnalazioni sono arrivate da Sulmona, Avezzano e Popoli. Successivamente, alle 2, ce n’è stata una di magnitudo 3.7 non lontano dall’Aquila: l’Ingv ha comunicato che l’epicentro era a 16,6 chilometri di profondità, nel distretto sismico del Gran Sasso. E poi due repliche di 2.3 e 2.7 gradi.

DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013. LA TERRA TREMA SUL GRAN SASSO IN GRECIA. 

GRAN SASSO. La terra ha iniziato a tremare sul Gran Sasso a partire dalle ore 2 di questa notte, con un primo sisma di magnitudo 3.7, cui sono seguite altre 4 scosse a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, la più forte di magnitudo 2.7. Gli esperti dicono che l’evento abruzzese non è collegato nè col sisma dell’Aquila di stanotte nè con quello di Frosinone, poichè le faglie sono diverse…

GRECIA. Una scossa di terremoto di 5 gradi Richter ha colpito sempre questa mattina la zona meridionale del Peloponneso, in Grecia. Lo riferisce il sito dell’istituto geologico americano Usgs, sebbene l’INGV non riposti questo evento. Il sisma è avvenuto alle 6:42, ora italiana a 15 chilometri da Methoni (Modone), sullo Ionio, ed al momento non si ha notizia di danni.

Insomma, la terra sta dandoci dei segnali, il mondo sta inviandoci dei segnali.

Lasciamo da parte il catastrofismo, certo che nel vedere tutte queste notizie, che sono REALI (potete controllarne la veridicità semplicemente inserendo ogni news in google), qualche dubbio mi viene…

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4 pensiero su “Una settimana da ricordare….”
  1. Tutte catastrofi immani.
    Umanamente mi dispiace moltissimo per il popolo greco.
    Quando impareremo che con le ricette del FMI le economie invece di risollevarsi finiscono per collassare?

  2. Siamo arrivati alla frutta? Forse qualcuno ha sbagliato la data ? è il 2013 l’anno terribile? Tutti questi eventi …..in una sola settimana fanno riflettere profondamente.
    Al di là del catastrofismo il tuo articolo è colmo di notizie che è bene che tutti gli abitanti del mondo conoscano…l’Italia farà la fine della Grecia? Non ti dico la pena che mi fanno i delfini ed i pesci…a pensare che qui ci sono le elezioni e tutto resta nel silenzio…questo dimostra che non c’è alcun cambiamento, ed i politici rimangono gli stessi…sono curiosa di conoscere l’esito delle votazioni…Grazie per questo articolo veramente scritto da professionista.
    Un abbraccio Angie

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