Come promesso, presento oggi un mazzo di Tarocchi davvero speciale, che avevo già toccato di sfuggita nell‘ultimo post ma che ora voglio analizzare in maniera completa e dettagliata.
Tarocchi Rider Waite |
Si tratta dei Tarocchi Rider Waite. La loro particolarità, che li rende unici e oggettivamente splendidi, è che ogni arcano è intriso di una forte carica simbolica, tanto che a guardare ogni carta si capisce subito, in maniera assai istintiva, il suo significato, e questo vale soprattutto per gli Arcani Minori. Inoltre il mazzo Rider-Waite fu il primo, dopo molti secoli, in cui sono illustrate completamente tutte le 78 carte, e non solo i 22 arcani Maggiori o le figure di ogni seme.
Questo fatto rese possibile una decifrazione immediata dei significati divinatori, a differenza dei Tarocchi tradizionali nel quali le carte numerali sono illustrate semplicemente con una quantità diversa di Coppe, Denari, Bastoni o Spade.
In altri mazzi la comprensione non è così immediata, e questo vale soprattutto per i mazzi dei Visconti e dei Tarocchi di Marsiglia, in cui ogni carta dei semi è una semplice raffigurazione dell’oggetto in questione.
Basti guardare l’immagine qui sotto che riproduce, nella fattispecie, il 3 di Spade.
Visconti, Rider Waite, Marsiglia: 3 di Spade |
Come si vede, nei tarocchi di Marsiglia e nei tarocchi dei Visconti è raffigurato semplicemente il numero di Spade corrispondente, mentre nei Rider Waite c’è una figura più complessa che serve a rappresentare visivamente il significato esoterico di quella carta.
Nel 3 di Spade, infatti, il numero tre, che simboleggia la comunicazione, viene qui associato all’elemento aria che invece è racchiuso nel seme di Spade…l’arcano indicherebbe delle difficoltà nelle comunicazioni, alcuni gravi problemi in rapporti interpersonali e, più in generale, un allontanamento, una separazione, soprattutto in campo affettivo. E si vede bene che questo significato è ampiamente testimoniato dalla carta dei Rider Waite, in cui il cuore è trafitto dalle tre spade.
Un altro esempio. Il due di coppe.
Visconti, Rider Waite, Marsiglia: 2 di Coppe |
Nel seme di Coppe, il Due rappresenta un incontro che si svolge sotto l’influsso dell’amore o dell’amicizia. È l’inizio di un’unione, che è prima di tutto emotiva e spirituale. Come si vede, questo si comprende bene nel tarocco al centro, del mazzo Rider Waite, che infatti illustra una coppia di giovani che si scambiano un calice, da cui nasce il caduceo di Mercurio, simbolo di spiritualità e di sapienza, e più in alto una testa di leone alata, che simboleggia la trasmutazione delle passioni verso l’alto grazie alla saggezza. Questo è visibile nel Rider Waite, ma non certo negli altri due Tarocchi!
Quindi, i tarocchi Rider Waite hanno al loro interno la spiegazione “filosofica” di cosa quella carta significhi, ed è per questo che, proprio per la loro estrema facilità di comprensione, sono i preferiti da tutti i cartomanti e da coloro che si dilettano nell’arte della cartomanzia.
I Tarocchi Rider Waite sono il mazzo più diffuso e apprezzato al mondo. Originariamente, essi uscirono come accompagnamento di un libro, dal titolo The Key to the Tarot (La Chiave dei Tarocchi, Rider&Son., London 1909), ripubblicato in versione ampliata l’anno seguente con il titolo La Chiave Illustrata dei Tarocchi.
In Italia, il libro venne tradotto da Giordano Berti nel suo testo Arthur Edward Waite. I Tarocchi, edizioni Lo Scarabeo, Torino 1993, che è il testo base, imprescindibile per chi voglia affrontare questo argomento e studiare attentamente questo mazzo di carte.
Arthur Edward Waite (1857-1942), autentico erudito in questioni di scienza occulta, scrisse anche “The Holy Kaballah” e “ The key to the tarot”, pubblicati a Londra nel 1910, nel quale affermava
“C’è una tradizione segreta riguardo ai tarocchi, così come c’è una Dottrina Segreta al loro interno. Ne ho seguito una parte secondo i limiti stabiliti per argomenti di questo genere e secondo le leggi dell’onore”.
Con queste oscure parole Waite, capo di una delle fazioni più potenti dell’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, introduceva “La Dottrina senza veli”, il capitolo della sua opera in cui spiegava i significati, gli usi rituali e le tecniche divinatorie legate ai “suoi” tarocchi.
Wikipedia ci dà molte notizie utili riguardo la biografia di Edward…a noi basta sottolineare due cose:
Waite entrò nell’Ordine Ermetico della Golden Dawn (Alba Dorata) nel 1891 e successivamente, nel 1901, divenne un massone, entrando poi nella Societas Rosicruciana in Anglia nel 1902. La Golden Dawn fu lacerata da ulteriori lotte intestine che portarono, tra gli altri, all’abbandono di Waite nel 1914. Anche un altro illustre conoscitore di Tarocchi faceva parte della Golden Dawn, quel Aleister Crowley di cui ha ampiamente parlato Jasper e al cui post rimando, e di cui segnalo l’ultimo post sui tarocchi di Crowley.
Ma torniamo a Waite. Waite realizzò i suoi Tarocchi coadiuvato da una bravissima illustratrice, Pamela Colman Smith. Anche lei apparteneva alla Golden Dawn e, in seguito alla disgregazione dell’Ordine, Waite dapprima fondò la Fratellanza della Rosa Croce, e poi il Rito Indipendente, cui entrò a far parte anche Pamela Colman Smith. (Fonte: http://www.ghostvillage.com/resources/2004/resources_04062004.shtml)
Ma, oltre a queste splendide immagini che accompagnano i Tarocchi Rider Waite, c’è molto di più…non dobbiamo soffermarci all’immagine della carta in sè, ma dobbiamo osservarla più da vicino…scoprendo che ogni arcano nasconde un segreto, a partire dalla sua genesi.
Perchè Waite e la Smith non inventarono di sana pianta un mazzo di carte, ma si ispirarono a una serie completa di Tarocchi che sono molto particolari, non solo per la loro bellezza, ma perchè sono il mazzo completo di tarocchi più antico del mondo.
Ma di questo parleremo la prossima volta……………..
Ciao! Scusa il disturbo, sapresti dirmi esattamente come si chiama la versione dei Rider Waite che hai mostrato nel post? Di solito non hanno la lettera ebraica, e queste immagini sono fatte in uno stile più “tridimensionale”. Grazie, ciao
ciao, di preciso non lo so, è un mazzo che ho da tantissimo tempo, ma non ho idea di che versione sia, la scatola che li conteneva non ce l’ho più
Grazie comunque 🙂 se ti viene in mente qualcosa fammi sapere. Tieniti stretta questa copia, perché chiunque l’abbia fatta la sapeva lunga di esoterismo: se la paragoni ad un mazzo Waite normale noterai vari cambiamenti apparentemente minimi nei Trionfi (la Yod sulla testa dell’eremita, le due tende anziché una nella giustizia ecc) che riflettono il pensiero di Paul Foster Case, uno dei grandi dell’esoterismo del 900, il quale aveva creato un mazzo simile a quello di Waite (che conosceva di persona) ma con modifiche chirurgiche di forte impatto mistico. In più aveva modificato in parte i colori, ma il suo mazzo era in bianco e nero, e doveva essere colorato a mano dagli studenti seguendo le sue istruzioni
Un saluto
addirittura?? cavoli mi interessa moltissimo questo che scrivi, te ne intendi parecchio anche te! ti scriverò in pvt prossimamente (vedo la tua mail dalla sezione dei commenti) , ti vorrei proporre una cosa 🙂 a presto, grazie
Straordinario questo post.. come tutti i tuoi ^^
Anche stavolta ho imparato un pò di cose nuove..
Oh, sei troppo modesto mai darlin 😉 vediamo se il prossimo post è all’altezza dei precedenti, sei te l’esperto di Tarocchi ^__^
Molto bello, aspetto volentieri il seguito.
Grazie zio NIck, il seguito è online 😉
Il mazzo di Waite è quello che, a istinto e gusto personale, ho scelto io. Attendo con curiosità il prossimo post ^^
A me piacciono moltissimo, sono carte splendide!
Ma è davvero interessante, Donata, io non ho mai posseduto un mazzo di tarocchi di Waite, per cui ero all’oscuro della sua genesi, bellissimo, attendo il seguito! ^_^
Grazie carissima, il seguito arriverà appena avrò tutte le immagini…e non sono poche ma ce la farò 🙂 un abbraccio a presto!