Chi mi ha seguito in questi giorni sa che ho passato una settimana da dimenticare, in termini bloggherecci.
Insomma, sono passata dall’euforia di essere finalmente riuscita a far quadrare le dinamic view, allo sconforto più totale nel vedermi completamente sparita da Google.
Oltre a questo, aggiungete che analizzando i dati con Google Analytycs, avevo visto un crollo incredibile di visite, dopo il picco registrato il 27 novembre con 2747 accessi. Da lì in poi, un crollo quasi verticale, che mi ha portato a toccare quota 500 sabato 2 novembre.
Per non parlare dei visitatori unici, piombati sotto terra.
E poi, non ricevevo più traffico da Google. Dagli altri motori sì, ma Google mi ignorava.
Ovviamente, la prima cosa che ti viene da pensare è a una penalizzazione da parte di Google. Solo che le penalizzazioni vengono prima segnalate da Google, in modo che chi le ha commesse abbia tutto il tempo per mettersi in regola e riprendere il cammino nella strada segnalata da Google con le sue linee guida… Google segnala sempre queste cose, attraverso gli strumenti per i webmaster, proprio perchè errare è umano, e perdonare è Googledivino…
Però, nessuna comunicazione di allerta è mai arrivata, e questo mi ha lasciata un po’ interdetta.
Possibile che sia stata penalizzata?
Eppure pareva proprio di sì, traffico azzerato da www.google.com/search.
Mi sono fatta un esame di coscienza per scoprire se avessi infranto qualcuna delle regole di Google…
Google in particolare penalizza:
- Contenuti generati automaticamente
- Partecipazione a schemi di link
- Cloaking
- Comandi di reindirizzamento non ammessi
- Testo o link nascosti
- Pagine doorway
- Appropriazione di contenuti
- Partecipazione a programmi di affiliazione senza apportare un sufficiente valore aggiunto
- Caricamento di pagine con parole chiave irrilevanti
- Creazione di pagine con comportamento dannoso, ad esempio di phishing o che installano virus, trojan o altro badware
- Utilizzo illecito del markup dei rich snippet
- Invio di query automatizzate a Google
Forse, la sola cosa che mi si potrebbe imputare è l’appropriazione dei contenuti…e già mi immagino i puristi agitare il ditino contro lo schermo, con espressione saccente, dire “te l’avevo detto!”.
Ma il fatto è che io non ho copiato proprio nulla! L’appropriazione dei contenuti come dice Google,
avviene in presenza di
- Siti che copiano e ripubblicano i contenuti di altri siti senza apportare contenuti originali o valore aggiunto.
- Siti che copiano i contenuti di altri siti, li modificano leggermente (ad esempio sostituendo dei termini con dei sinonimi o utilizzando tecniche automatizzate) e li ripubblicano.
- Siti che riproducono feed di contenuti di altri siti senza fornire alcun tipo di organizzazione unica o vantaggio per l’utente.
- Siti dediti a incorporare contenuti quali video, immagini o altri file multimediali da altri siti senza un sostanziale valore aggiunto per l’utente.
Nessuno dei casi suddetti mi appartiene. Qualche volta ho copiato dei pezzi di altri siti, lo ammetto, ma
1) MAI ho copiato interi articoli, ma quando l’ho fatto, ho copiato solo brevi passaggi, i più significativi, perchè mi servivano per un articolo che stavo componendo e trovavo che nella narrazione quel sito aveva formulato la questione in maniera eccellente, e meritava di essere fatto conoscere; ci sono siti che sono costruiti totalmente su articoli altrui, totalizzano 2milioni di visite in 4 mesi e sono ancora lì, è giusto questo?
2) non mi sono mai appropriata di materiale altrui spacciandolo per mio. Solo in un caso ho avuto una grossa lamentela da parte di una persona che mi ha scritto per segnalarmi che il testo di un mio articolo corrispondeva al suo, e io gli ho fatto notare che sì, era vero, ma che avevo segnalato all’interno del post l’inclusione in un link, e la persona, verificando il fatto, mi aveva chiesto mille volte scusa perchè non se n’era accorto della mia citazione e mi ha anche proposto di collaborare, cosa che ho gentilmente ma fermamente rifiutato, perchè non ho alcuna intenzione di abbassarmi ai livelli di chi mi insulta pesantemente e poi fa lo gnorri.
3) qualche settimana fa un blogger della pittaforma aveva segnalato che in un mio post avevo utilizzato con il copia-incolla del materiale preso da wikipedia… Al di là di come è andata poi la questione, mi sono bene informata sulla questione Wikipedia, perchè il blogger mi aveva fatto notare che “wikipedia non vuole che i suoi testi siano usati con il copia incolla”.
Beh non è esattamente così, visto che nelle stesse linee guida di Wikipedia si dice che si può riutilizzare il testo presente a patto che se ne segnali sempre la fonte, con un collegamento ipertestuale che porti alla fonte citata.
Il fatto del copiaincolla è presente, ma in senso inverso: se vedete le linee guida di Wiki sul copyright dei testi, vale a dire su cosa l’utente inserisce in Wikipedia, si vede chiaramente che, limitatamente ai contenuti inseriti IN wikipedia,
il copia-incolla è vietatissimo, se non si dispone dei diritti.
- Mai utilizzare il “copia-incolla” se non sei l’autore o l’autore non ti ha dato i diritti al punto di rendere possibile la CC BY-SA (ed eventualmente la GNU FDL);
- sempre: procurati le informazioni dove ti pare, ma scrivi tu il testo;
- traduci qualsiasi cosa sia disponibile con la licenza in questione (ovvero tutti i contributi presenti nelle diverse versioni di http://www.wikipedia.org) indicando la voce che stai traducendo. [Da http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Copyright_testi ].
Purtroppo (o per fortuna) con il lavoro che faccio sono a contatto con copyright e affini ogni giorno, quindi so bene fino a che punto ci si può spingere.
Così come con le foto, che o sono di mia proprietà, o sono prese da siti che contengono foto prive di diritti d’autore. Oppure, hanno sempre la fonte segnalata. Anche qui, in un caso sono stata contattata da una persona che si è lamentato perchè in un post, uno dei più vecchi che avevo scritto, avevo usato foto sue…e disgraziatamente era vero, solo che stavolta non era stata colpa mia, visto che le foto mi erano state passate da un’altra persona che mi aveva assicurato non ci fossero problemi…e io, stupidamente, ci avevo creduto e non avevo verificato.
Ora quel post non è stato eliminato ci mancherebbe, ma sto sostituendo le immagini con altre che non siano coperte da copyright.
Per cui insomma, tornando a noi, sono più che sicura di non aver commesso alcuna irregolarità o scorrettezza.
Però che ci fossero delle cose strane da un po’ di giorni…l’avevo capito. Intanto, uno strano ritardo nella pubblicazione di post e commenti (ritardo che a dire il vero ancora perdura, ma che ho segnalato a chi di dovere, ricevendo come risposta un laconico: lo sappiamo e stiamo risolvendo).
Mi ero accorta che qualcosa non andava nei post, che non venivano caricati correttamente, così cercando in rete le soluzioni al problema ho scoperto che la sola soluzione possibile era quella di azzerare tutto e cominciare da capo…e così ho fatto. Solo che questa soluzione aveva un “piccolo” effetto collaterale: la perdita totale dell’indirizzo di riferimento del post.
I miei post, linkati su decine di aggregatori e soprattutto sui gruppi facebook, se cliccati, rimandavano a un triste errore 404. E difatti gli strumenti dei webmaster rivelavano un aumento abnorme di questi errori. Come rimediare?
Semplice, fare un reindirizzamento dei post.
450 reindirizzamenti. Manuali. Una cosa da perderci la testa, e gli occhi. Ma non mi sono persa d’animo, e l’ho fatto. E poi ho passato post per post a verificare i link in uscita per vedere se ci fossero siti sospetti cui avevo linkato, eliminazione di ogni banner non strettamemte necessario, ripulitura di widget, controllo con vari sistemi di sicurezza cos’era avvenuto prima della penalizzazione, verifica di accessi e provenienze…
Il risultato, come spiegavo in questo post, era che finalmente Pensiero era di nuovo online.
Ma avevo fatto i conti senza l’oste, come si suol dire. E infatti, domenica mattina, la tragedia: tutto il lavoro fatto il giorno precedente era svanito. Tutti i reindirizzamenti persi. Azzerati. Lavoro di 4 ore buttato nel gabinetto.
E come se non bastasse, andando a vedere se almeno qualcosa si fosse salvato nei risultati di ricerca, la terribile sorpresa: pensierospensierato non esisteva più.
Proprio così. Il sistema canonico per vedere se un sito è presente nell’indice di Google, cioè scrivere nella barra di ricerca site:tuosito.com, non dava alcun risultato.
Nulla. Vuoto.
Completamente sparita dalla circolazione. Facevo delle ricerche con le tipiche parole chiave che mi avevano sempre collocata ai primi posti nei risultati di ricerca: “profezia nostradamus ison malachia”, “più infestato al mondo”, “diritto d’autore sconosciuto”, “fantasmi e isole stregate”. E non mi trovavo. Pensierospensierato era sparito.
A questo punto vi assicuro che la tentazione di chiudere tutto e darmi alla pittura è stata forte.
Perchè davvero non capivo perchè tutte queste cose.
Nessuna penalizzazione segnalata, niente di niente. Gli strumenti per i webmaster avevano dato risposta negativa (tutto ok a parte gli errori 404, cui si sommavano una 50ina di errori 503 dovuti al server)…
Ieri sera ho sentito un amico comunicandogli il mio sconforto, e ben decisa a prendermi una lunga, lunghissima pausa dal blog, perchè lo sconforto era tanto…ma stamattina la sorpresa.
Ero di nuovo online, e con già 800 accessi alle 8.30 del mattino. Ero riapparsa nella SERP, i miei post c’erano tutti, tutto come prima insomma.
Però qualcosa in questi giorni era successo…e non me lo so spiegare, ancora.
Ho visto che già Ernesto Tirinnanzi aveva parlato nel suo blog di qualcosa di simile che gli era toccato qualche tempo fa, e nemmeno lui aveva capito cosa esattamente fosse successo….e anche a Robin Good, un nome importante nel panorama dei blog italiani, aveva avuto lo stesso problema.
Io per fortuna adesso ne sono uscita (o almeno credo, e spero), ma non ho davvero capito un ciufolo di quel che è successo…davvero, non me lo spiego!
Accidenti, che razza di problemi hai avuto…., davvero non capisco come possa essere accaduto, l’importante è che tu abbia risolto, o magari si è trattato solo di una manutenzione….
Ma adesso che sei passata ad un’altra piattaforma spero che tutto vada per il meglio.
Un abbraccio
Angie
comunque sia: ben tornata! fosse successo a me una cosa del genere avrei semplicemente appeso la tastiera al chiodo, vista la mia incapacità totale in materia. di tutti i termini che hai usato, non ne conosco neanche uno, né sapevo che bisogna fare quelle cose lì (a parte le questioni sul copywriter) per esser visto da qualche parte.
Grazie Tim, ti assicuro che ero davvero lì per chiudere tutto, lo sconforto era davvero troppo forte, troppo grande…anche perchè non capivo cosa fosse successo e perchè avessi tutti quei problemi, visto che non ero stata minimamente avvertita di alcun problema, e Google non elimina così un sito dalla sera alla mattina…ho anche pensato a qualche tiro mancino da parte di qualcuno cui sto sulle scatolre, tanto più che un altro sito con cui collaboro ha avuto gli stessi problemi…per cui qualche sospetto c’è, anzi più d’uno, e appena avremo incrociato i dati degli accessi prima della penalizzazione sapremo cosa davvero è successo, e agiremo di conseguenza, anche legalmente se necessario. Ora spero davvero che Google nn faccia altri scherzi, altrimenti davvero emigro su un’altra piattaforma. Forse WordPress è la scelta migliore, vedremo!
Non farti prendere dallo sconforto. Comunque ho visto che ieri un bel po di siti anche importanti risultavano non raggiungibili, probabilmente ci sono state manutenzioni su Google e ancora una volta si saranno “dimenticati” di comunicarcelo.
Tu comunque stai su…in gamba e non ti arrendere!
Grazie zio Nick 🙂