Oggi è un giorno davvero particolare, l’11/12 del 2013, o per dirla con soli numeri, 11/12/13.
Una data così non è certo frequente, l’ultima si è verificata appena un anno fa, il 10/11/12, ma per attendere la prossima dobbiamo arrivare al 01/02/03, dove per 3 ovviamente intendiamo il 2103…89 anni insomma.
Ci siamo occupati altre volte qui sul blog di date particolari: 11/11/11 ad esempio, e poi ancora 12/12/12, in cui avevo scritto un post chiedendomi se la fine del mondo non potesse avvenire proprio in quel giorn (post che tra l’altro, incredibile a dirsi, è stato letto da 120021 persone finora…e sempre il 12 che ritorna).
Poi avevo parlato di un’altra data, quella presunta e prevista per la fine del mondo, il 21/12/2012…insomma, la numerologia e le date strane mi interesaano particolarmente.
E oggi si ripresenta la possibilità di parlare di un’altra data strana, con tutte le cifre in fila…
Di per sè, cosa significano queste cifre?
11. è un numero maestro e rappresenta la potenza, la giustizia e la meritevolezza dell’essere umano. Considerato il doppio dell’1, numero primo e assoluto, traccia la via per raggiungere la maturità spirituale e la conoscenza spinta oltre il limite della normale comprensione umana, e quindi indica l’intuizione e l’apertura mentale.
Il 12, invece, viene considerato come il più sacro tra tutti i numeri, collegato al 3, altro numero sacro (assieme al 7), poiché la somma delle cifre che lo compongono equivale proprio a 3. Il 12 indica il ritorno all’originale, la discesa in terra di un modello di pienezza e di armonia, indicando la conclusione di un ciclo compiuto. Indicherebbe anche il simbolo della prova iniziatica fondamentale, che permette il passaggio da un piano ordinario a un piano superiore, evoluto, quasi sacro (perchè legato al 3, simbolo della Trinità divina). Non per nulla 12 erano gli Apostoli…
Il 13, infine, è il contrario del 12, in quanto simboleggia la rottura dell’armonia, identifica il disordine. Si ottiene infatti aggiungendo 1 a 12. In quasi tutte le culture il 13 è negativo, rompe la legge dell’equilibrio e della continuità.
Quest’unione di cifre, se vengono considerate tutte assieme, ci consentono di focalizzarci su tre elementi in particolare: apertura mentale (11), modello di pienezza e di armonia che proviene da altrove, dal cielo (12), rottura dell’armonia (13).
Non è dunque difficile ricollegare questi tre elementi a qualcosa che esiste sopra le nostre teste, qualcosa di molto più evoluto…verso cui dovremmo tenere un’assoluta apertura mentale.
Sì, state pensando bene. Gli alieni.
Il 11/12/13 potrebbe essere il giorno dello sbarco alieno sulla Terra…sempre che gli alieni non siano già, tra di noi.
Le domande su queste entità sono sempre le stesse: ci sono, chi sono, dove sono, da dove vengono, cosa vogliono? Qualcuno li ha mai visti o sono solo stati immaginati? Dove vivono? in qualche galassia lontana oppure già tra noi?
Beh non c’è risposta certa a tutte queste domande: c’è chi ci crede e c’è invece chi non ci crede, un po’ come con i fantasmi, con Dio…
Ed effettivamemte c’è davvero qualcuno che ci crede, che parla di incontri ravvicinati (del terzo tipo o del quarto poco importa, stando alle testimonianze raccolte gli alieni sono davvero tra di noi, e da molto, molto tempo). C’è chi dice di aver visto tracce di astronavi, chi ha trovato reperti che fanno ipotizzare l’esistenza di mondi lontani, chi invece ha addirittura potuto parlare (non si sa in quale modo) con esseri dai corpi asimmetrici e che parlavano lingue incomprensibili.
Chissà perché, chi finora ha sempre descritto gli extraterrestri li ha immaginati, e fatti immaginare, davvero bruttissimi. Un tipico esempio è il ritratto che realizzò il disegnatore americano Frank R. Paul nel 1939: testa con le orecchie da elefante e naso a proboscide, antenne dappertutto, torace immenso, cintura in vita e piedi che sembrano dischi.
E poi c’è chi, come Wells, li ha sempr immaginati come cattivi e famelici…insomma, gli alieni, secondo cinema, tv, e fumetti, sarebbero gli invasori perfidi e cattivi desiderosi di mettere in schiavitù il popolo della Terra.
Nei libri di fantascienza si parla di dossier segreti che contengono resoconti di sbarchi di alieni e persino di battaglie tra l’aviazione terrestre e le astronavi venute da galassie lontane, in cui ovviamente i terrestri sono i perdenti e diventano schiavi degli uomini verdi.
Che esistano dossier segreti è ormai storico, basti pensare all’Area51, a Roswell, alle dichiarazioni del primo ministro russo Medvedev che in un celebre fuorionda parlò di documenti top secret sugli extraterrestri. E poi consideriamo gli “indizi” disseminati nei quadri di pittori rinascimentali che sembrano riprodurre qualcosa di molto simile a un’astronave.
Moltissimi dicono invece che gli alieni non esistono affatto, ma non è ragionevole ipotizzare che, per quanto grande sia l’Universo, noi siamo gli unici esseri che lo abitano.
Sarebbe oltretutto alquanto presuntuoso, e fin dalle origini l’uomo ha sempre scriutato il cielo per capire se davvero ci sono altre forme di vita, e continua a farlo, cercando da un lato forme di vita microscopiche sul pianeta Marte e su molti altri corpi celesti (volevano farlo con Ison ma purtroppo la cometa si è sciolta).
Non più di due secoli fa, ad esempio, alcuni studiosi volevano dimostrare la presenza di tracce umane preesistenti sulla Luna, e che ci fosse una flora più lussureggiante di quella che si trova sulla Terra, ma poi andò di moda Marte, e così fu tutto un nascere (e morire) di missioni spaziali, di astronauti sparati nello spazio a vedere di dare una risposta alla domanda che è vecchia quanto il mondo:
siamo soli nell’universo?
Del resto già Lucrezio, autore del De rerum natura, opera importantissima che ho studiato e ristudiato all’Università, studiando il cielo e i corpi celesti diceva:
Dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell’Universo con tipi differenti di uomini e animali (Libro II).
Cos’era, un’intuizione, un presagio, una speranza o un timore?
Il buon senso dice che, poiché le galassie sono milioni, è altamente probabile lo sviluppo di qualche forma di vita “aliena” che non immaginare l’universo come un deserto.
Ma il problema è che non sappiamo davvero nulla degli alieni… che cosa sappiamo veramente?
C’è un libro scritto da una che di corpi celesti se ne intendeva assai, Margherita Hack, che assieme a Viviano Domenici, giornalista del Corriere della Sera (ha curato per decenni la parte scientifica del quotidiano di Via Solferino), ha scritto C’è qualcuno là fuori? (Sperling & Kupfer, pp. 244, 18euro), l’ultimo contributo dell’astronoma che ha passato sessant’anni della sua vita con il naso all’insù a osservare il cielo e carpirne i segreti.
La Hack, che è scienziata, astroNOMA e non astroLOGA, basa le sue conoscenze sui fatti, non sulle cose supposte, e i fatti dicono che, come per materia di fede, non si possa escludere nulla, oltre ogni ragionevole dubbio. Ma la Hack dice anche che gli alieni, per quanto esistano, noi non li incontreremo mai, poichè le distanze che ci sono tra i due mondi (due o più) non ce lo consentono e il massimo che possiamo sperare è un contatto radio…
E se oggi fosse davvero il giorno x per lo sbarco alieno sulla Terra?
PS. questo post vedrà la luce, in automatico, alle ore 9: 10 del 11 12 13
Mi accodo: bel blog davvero, molto più lineare e chiaro ma…per cortesia, leva quel codex da lassù!!!!!!!!!!!!
ehm…..fatto! :)))
Magari lo sai già, ma è uscito di recente un film che si intitola 13/13/13 e si basa sull’idea che, per via del fatto del giorno in più che è prsente negli anni bisestili, ora ci troveremmo nel tredicesimo mese del tredicesimo anno del nuovo millennio
sì sì l’avevo sentito, questi numeri evidentemente colpiscono davvero molto!
Bene, finalmente riesco a commentare. 😉
Bellina la Luna dell’ header nuovo- 😉
gghgh grazie zio Nick!