Foto therealwaverlyhills.com
Oggi vi propongo i risultati della mia ultima ricerca, per individuare ancora un primato fantasmico, cioè i luoghi che possono essere considerati come i più infestati al mondo.
Mi sono sempre chiesta: qual è il luogo in cui maggiormente è possibile incontrare fantasmi?
Ovviamente nei cimiteri, e difatti a suo tempo avevo presentato la storia di Bachelor’s Grove, considerato il cimitero più infestato al mondo.
Poi, anche le prigioni potrebbero essere luoghi infestati, per via dei tanti omicidi e suicidi che normalmente avvengono tra le loro mura. Non ho ancora parlato di quale sia la prigione più infestata al mondo, lo farò tra poco, perchè logicamente mi sono messa alla ricerca di dati e numeri e qualcosa ho trovato. Non è Alcatraz, nel caso ve lo stiate chiedendo. Alcatraz è sì infestata, come avevo raccontato del post dedicato alle isole più infestate al mondo, ma non ha un primato che la possa collocare in cima alla lista.
Così ho pensato ancora, e alla fine ho individuato un luogo la cui probabilità di essere infestato è decisamente alta: un ospedale.
Non per nulla negli ospedali muoiono moltissime persone, ed è quindi quasi logico che i fantasmi di chi muore restino legati al luogo in cui il “trapasso” è avvenuto, dal momento che possiamo agevolmente individuare i fantasmi come “memorie storiche” di un certo luogo.
Così mi sono chiesta: dove si trova l’ospedale più infestato al mondo?
Ebbene ne ho individuati ben tre.
- Uno è un sanatorio per malati di mente,
- uno è un ospedale “canonico” ormai in disuso e abbandonato e
- uno, invece, è un “misto” ancora in piena attività.
Oggi parliamo dell’ultimo caso, che si trova, ancora una volta, in America, nel Kentucky, in una cittadina che si chiama Louisville.
La storia dell’ospedale è legata a quella di una malattia, che non è la peste, come invece avviene per Poveglia, ma è la tubercolosi. Nel corso del 1800 e nel 1900 , l’America è stata letteralmente devastata da una malattia mortale conosciuta da molti come la “morte bianca”, la tubercolosi. Questa malattia, molto contagiosa, purtroppo mieteva numerosissime vittime dal momento che non esisteva alcuna cura. Tutta l’America come detto ne fu colpita, ma in particolar modo una città, Louisville nel Kentucky, che ha avuto uno dei più alti tassi di mortalità in America.
Nel 1910, si sono avviati i lavori di costruzione di un nuovo ospedale, appositamente progettato per combattere la malattia, e l’attività nel sanatorio è stata avviata nel 1924. La nuova struttura, nota come Waverly Hills ha però aperto solo due anni dopo, nel 1926. Fu da subito considerato l’ospedale per la cura della tubercolosi più avanzato del paese, ma ciononostate il tasso di mortalità nel sanatorio era molto elevato, anche perchè a quel tempo i rimedi che si pensava fossero utili per combattere la malattia erano l’aria fresca, cibo nutriente e molto riposo. Per i casi più gravi, invece, si sottoponevano i polmoni dei pazienti all’esposizione alla luce ultravioletta per cercare di fermare la diffusione del batterio. Così i pazienti venivano posizionati sulle sedie, davanti alle finestre aperte, in qualunque stagione e con qualsiasi tempo…caldo soffocante d’estate e freddo d’inverno. Non sorprende che molti pazienti siano passati a miglior vita, con queste tecniche mediche!
Poi c’erano delle tecniche assai più cruente: palloncini sarebbero stati impiantati chirurgicamente nei polmoni e poi riempiti con aria per espanderli. Superfluo commentare l’esito di queste tecniche.
Entro la fine del 1930, la tubercolosi aveva cominciato a diminuire in tutto il mondo e dal 1943 nuovi farmaci l’avevano in gran parte debellata negli Stati Uniti. Nel 1961 così l’ospedale di Waverly Hills è stato chiuso, ma è stato riaperto dopo solo un anno come Woodhaven Geriatrics Sanitarium. E si trattava di un ospedale psichiatrico, in cui si praticavano largamente pratiche al limite della tortura, tra cui la “terapia” dell’elettroshock, e ovviamente ai pazienti, già debilitati di loro, venivano somministrate quotidianamente “cure” a base di sevizie e aggressioni fisiche, tra cui vere e proprie torture fisiche per vedere fino a che punto un fisico già debilitato dalla malattia poteva reggere e sopportare il dolore prima di soccombere.
Di quel periodo buio rimangono i resoconti dei pazienti (quelli che sono sopravvissuti), che hanno tutti testimoniato maltrattamenti, esperimenti fatti sui pazienti, cattiverie a non finire e via dicendo. Poi, drastici tagli di bilancio avutisi tra il 1960 e il 1970 hanno portato alla chiusura dell’ospedale, nel 1982.
Ma nonostante tutto questo, Waverly Hills Sanatorium è stato acquistato da Charlie e Tina Mattingly nel 2001, e da allora, ci sono stati molti, molti cambiamenti sia nella costruzione che nella proprietà circostante. Charlie e Tina hanno lavorato instancabilmente e dedicato la loro vita al ripristino del Waverly Hills, che vogliono far tornare all’antico splendore….un po’ macabra come scelta, soprattutto se si considera il background del luogo…non sanno che dopo tutti i decessi, il dolore e l’agonia all’interno di queste mura, Waverly Hills è considerato uno dei luoghi più infestati del paese?
Moltissime persone in cerca di un brivido hanno provato a passare qualche tempo all’interno dell’edificio, soprattutto alla ricerca del cosiddetto “tunnel della morte”, una linea ferroviaria sotterranea che serviva agli infermieri per recarsi al sanatorio. Però si racconta che quel condotto, quando i morti iniziarono a essere decisamente troppi e non si poteva più portarli fuori dall’ospedale senza dare troppo nell’occhio, il tunnel venne abbandonato e usato come fossa comune per seppellire le centinaia di cadaveri.
I FANTASMI DEL WAVERLY HILLS
Una delle leggende di Waverly Hills coinvolge un uomo in camice bianco che è stato visto camminare in cucina e spesso la sua presenza è accompagnata dall’odore di cibo…quando la cucina, ovviamente, è parecchio che non viene usata. Quando un gruppo di ghostHunter decise di indagare sulle apparizioni del Waverly, si sono trovati davanti, nella cucina, a un luogo in assoluto abbandono: tavoli rotti, sedie distrutte e sfasciate, finestre rotte, intonaci caduti, elettrodomestici asportati, un disastro di incuria e abbandono. Però, mentre la troupe che aveva appena girato le immagini nella cucina stava per abbandonare il luogo, un odore di pane appena sfornato aveva inspiegabilmente riempito la cucina.
Una delle zone che si considera maggiormente infestata è il quinto piano dell’ex ospedale, e in particolare la zona in cui si trova la sala operatoria, affiancata da due stanze per degenza. Era qui che i malati di tubercolosi, malati di mente venivano ospitati, sia per tenerli lontano dal resto dei pazienti, ma soprattutto perchè qui avrebbero potuto beneficiare dell’aria fresca e del sole che erano considerati toccasana per la tubercolosi.
E in particolare ci sarebbe una stanza che si dice essere infestata: sarebbe quella in cui molti pazienti si sarebbero suicidati gettandosi dalla finestra, e chi ha visitato la stanza (numero 502), ha parlato di “forme in movimento” nei pressi delle finestre e hanno sentito voci inumane che ordinavano ai presenti di “uscire “. Una leggenda poi narra che nel 1928 la capo infermiera del quinto piano si sia suicidata nella camera 502, impiccandosi al lampadario. La donna aveva 29 anni, non era sposata e, cosa importante, era incinta. Per cui si è sempre sostenuto che la donna si sia tolta la vita proprio in relazione a questa sua condizione, anche se, nel contempo, si dice che la donna si sia uccisa perchè tormentata dal fantasma di un suo paziente di cui lei stessa aveva provocato la morte.
Nel 1932 , un’altra infermiera che lavorava nella camera 502 si è tolta la vita gettandosi dalla finestra, e pochi mesi prima della chiusura dell’ospedale un’altra infermiera, proprio in quella stanza, si sarebbe sparata un colpo di pistola in bocca. Le tracce di sangue del suicidio sarebbero ancora visibili sulla parete della camera.
Poi si udirebbero passi, lamenti, porte che sbattono e luci e ombre che si aggirano in quei corridoi bui e silenziosi…e si vedrebbe, soprattutto, il fantasma di una bambina di nome Emily, circa 6 anni, che trovò la morte all’interno del sanatorio, forse in un modo che va oltre ogni più orribile immaginazione: letteralmente fatta a pezzi all’interno del cestello della lavatrice nella quale si era rifugiata per fuggire alle “terapie” cui era sottoposta. Lavatrice che un’infermiera sbadata aveva acceso, non udendo le urla della bambina provenienti dall’interno del macchinario.
Un luogo davvero incredibile il Waverly hills, e se vi interessa, nel sito internet dell’ex ospedale, è possibile prenotare una visita turistica…da brivido. (http://therealwaverlyhills.com/newsite/toursghost-hunts/)
Racconto da brividi 🙂
Thank you for sharing your thoughts. I really appreciate your efforts and I
am waiting for your further write ups thank you once again.
thank you!
Non riesco a smettere di leggere tutti i tuoi articoli!ho trovato qualcuna con la mia stessa passione!sei di Padova anche te ho visto
grazie 🙂 sì son padovana pur io 🙂
It is truly a nice and helpful piece of info. I am happy that you shared this helpful info with us. Please stay us informed like this. Thanks for sharing.
thank you so much!
intrigantissima questa storia!!
grazie 🙂