Ogni volta che trovo una casa abbandonata, mi chiedo sempre tre cose:
1) perchè è ridotta in quello stato;
2) quanto costerebbe rimetterla in piedi;
3) che storie ha vissuto e cosa ha visto.
Oggi ci apprestiamo a fare la conoscenza di una di queste meraviglie, che per mia fortuna è abbastanza vicina a dove vivo…
Quest’edificio costruito alla metà dell’Ottocento venne realizzato su progetto dell’architetto Antonio Caregaro Negrin. Già da questo mi aspetterai un boato di assenso, perchè certo saprete che il Negrin è colui che restaurò il Teatro Olimpico di Vicenza, il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, costruito da Andrea Palladio nel 1580.
Ebbene, Antonio Caregaro Negrin venne incaricato nel 1853 dal nobile Innocenzo Fraccaroli e della moglie Lucia Verlato di costruire un palazzo, che doveva avere tre piani, numerose finestre, delle torrette e doveva essere bellissimo.
Solo che il palazzo non venne mai completato, e adesso giace lì, in completo abbandono…o quasi, visto che la tradizione popolare è solita definirlo “casa degli spiriti”. Questa è la storia di Villa Fraccaroli, il castello stregato degli spiriti.
Come vedete, al viaggiatore che si trova a percorrere via della Libertà a Piovene Rocchette, il castelletto non appare immediatamente.
Solo superata una curva, e fermandosi a ridosso della mura antica quanto il palazzo, si apre uno spiazzo verde, e in fondo a questo spiazzo si può scorgere questa meraviglia, abbandonata quasi due secoli orsono.
LA LEGGENDA.
Narra la leggenda di Villa Fraccaroli che non si riuscì a completare la costruzione dell’edificio a causa di un evento luttuoso che colpì la manovalanza incaricata di costruire la villa: una bambina morì quando una delle pesanti travi che stavano per essere issate a completamento del tetto, improvvisamente cadde colpendo la piccola al capo e provocandone la morte. Da allora, però, il fantasma della bambina continuerebbe a infestare l’edificio, o quel che ne resta, e sono in tanti gli avventurieri che affermano di averla vista.
Ma c’è di più. Secondo alcune dicerie, il Fraccaroli era niente meno che un praticante delle arti oscure, e voleva rendere Palazzino Fraccaroli un luogo ideale per lo studio delle arti magiche e per l’adorazione del maligno. Solo che ad un certo punto, grazie anche all’intervento della moglie, il Fraccaroli dovette ravvedersi, e passò il resto della sua vita a commissionare ad Antonio Caregaro Negrin di disseminare la sua futura casa di “amuleti” per tenere lontani gli spiriti maligni, che però, a causa delle sue “passioni”, si era tirato appresso.
Se si osserva la facciata di Villa Fraccaroli, infatti, ecco che, con un po’ di fatica, si possono agevolmente scorgere alcune mensole di pietra, rette da alcuni gnomoni con fattezze diaboliche.
Questi gnomoni, che altro non sono che semplici contrafforti, secondo la leggenda sarebbero state collocate in determinati punti della costruzione proprio per tener lontane le energie negative dalla casa e dai suoi abitanti.
Osservandole, mi ricordano moltissimo altri tre amuleti di cui avevo parlato qualche tempo fa:
1) da quello presente nel veneziano palazzo Barbaro Wolkoff, in cui il portone che dà direttamente sul Canal Grande sarebbe sormontato da una specie di talismano, che allontanerebbe la maledizione da sè e la invierebbe ad altre case adiacenti, tra cui Palazzo Dario, il palazzo più maledetto al mondo;
2) oppure i tondi policromi che ricoprono la facciata di Casa degli Specchi, a Padova;
3) o ancora, gli strani animali di pietra di Charlesgate, il condominio più infestato al mondo, che si trova a Boston…ma si potrebbero anche citare le piramidi rovesciate di Palazzo dei Diamanti di Ferrara o ancora le iscrizioni sulla Locanda dell’Uomo Nero di Mazzin di Fassa…
Insomma, materiale ce ne sarebbe parecchio, per raccontare questa storia, e credere che davvero vi sia qualcosa di strano, a Palazzino Fraccaroli… e invece…
LA VERITA’.
La verità su questa casa? Non esiste alcun fantasma, non esiste alcun maleficio, non ci sono riti satanici nè altro.
Palazzino Fraccaroli è esattamente quello che sembra, una casa innegabilmente bella, almeno nei progetti di committente e costruttore, ma che per qualche strana ragione (mancanza di pecunia?) non venne mai ultimata, e giace adesso nel più completo abbandono… anche se, a lasciarla meno sola, ci pensano i tanti avventurosi che ogni notte si addentrano in questa, che anche se abbandonata resta sempre una proprietà privata, alla ricerca di un fantasma che non c’è.
C’è invece l’iniziativa del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, che ha inserito villa Fraccaroli tra i luoghi da salvare, e sul progetto di recupero del rudere di Palazzo Fraccaroli e Villa Verlato, è stata scritta nel 1997 una tesi di laurea da Marcella Sala e Luca Cavedon (relatore: Patrizia Paganuzzi ; relatore esterno: Natasha Pulitzer), segno che questo è davvero un bene da recuperare e rivalorizzare…
So di avervi delusi con questo pezzo…vi aspettavate forse una storia di fantasmi, ma…diciamo che con questo post su un’altra delle mie case stregate, ho aperto la strada a due nuovi post, su altrettante casette che nascondono più di un segreto…
Hai notato che quasi tutte le leggende sulle case stregate raccontano di bambini morti e di ex praticanti di magia nera redenti?
E’ un vero peccato che non sia mai stata ultimata.
Io amo le ville così (te la ricordi quella di Profondo Rosso?), hanno un fascino davvero particolare… e sinceramente credo più al fatto che siano costruite su dettami esoterici piuttosto che siano infestate 🙂
Moz-