Avete riconosciuto il personaggio nella foto qui di fianco?
Si tratta di Quirinus Raptor, nome originale Quirinus Quirrel, pauroso e balbettante insegnante di Difesa contro le Arti Oscure di Harry Potter durante il suo primo anno a Hogwarts. Famoso per il suo turbante viola che gli cingeva la testa, dal quale proveniva uno strano odore, Raptor è soprattutto noto agli appassionati della saga per aver portato su di sè Lord Voldemort quando ancora questi era troppo debole per sopravvivere da solo, e aveva quindi biosogno di qualcuno su cui fare affidamento, da sfruttare come un vero e proprio parassita.
Non per nulla, quando nella scena finale di Harry Potter e la Pietra Filosofale, Harry affronta Raptor, e il professore si scioglie il turbante, ecco che appare in tutta la sua bellezza (!) proprio lord Voldemort, il Signore Oscuro, il Mago dell’Avada Kedavra, la Maledizione Senza Perdono.
Ovviamente non voglio raccontarvi la storia di Harry Potter, credo l’abbiano fatto molti altri prima di me, ma voglio ugualmente soffermarmi sul personaggio di Raptor. Quando vidi il film per la prima volta, rimasi molto colpita da quella presenza raggrinzita raggrumata sulla nuca di Raptor.
Quell’orrenda testa che sbucava dietro quella del professore, e mi chiesi se al mondo esistessero persone che avevano davvero due teste opposte. Una sorta di Giano bifronte, insomma…
Storie di gemelli siamesi nati attaccati con la testa ne ho sentite parecchie, ma non avevo mai avuto a che fare con un “caso” simile, cioè con una persona che vivesse con un’altra testa, con un altro volto, dietro il proprio.
Eppure, una persona del genere è realmente esistita.
Questa è dunque la vera storia di Quirinus Quirrell, il professor Raptor, o, se vogliamo chiamarlo con il suo vero nome, di Edward Mordake (Mordrake).
La sua storia è più che altro una leggenda: non si sa nemmeno se il nome fosse reale. Il suo caso prende avvio in pieno ’800, agli albori della storia clinica, e per questo motivo, essendo oltretutto la sua storia stata romanzata e descritta con toni più da leggenda che da vita reale, nessun dato certo sulla sua esistenza può essere assunta per vera…oltre ogni ragionevole dubbio.
Edward (si dice) era erede di una delle più nobili famiglie nell’Inghilterra vittoriana: studioso di medicina, abile e talentuoso musicista, era per quanto possibile, un uomo altamente affascinante…non fosse stato per quel “piccolo” difetto che aveva: un secondo volto situato nella parte posteriore della sua nuca, perfettamente autonomo. Il volto supplementare non poteva né nutrirsi nè parlare, ma era perfettamente in grado di ridere, piangere, fare ogni smorfia possibile…e per di più si accorgeva perfettamente di tutti coloro che, voltate le spalle al padrone, ne parlavano male. Le sue labbra infatti continuavano incessantemente a muoversi, come se il “gemello diabolico” di Edward stesse tentando di comunicare all'”ospite” quali terribili verità la gente bisbigliasse sul suo conto…
Tuttavia, era quando calava la notte che il dramma di Edwar Mordake si manifestava in tutta la sua forza: Edward infatti era costretto a subire i tormenti del fratello, dato che il gemello parassita, crudele e malvagio, pur non essendo in grado di parlare, riusciva comunque a comunicare col fratello, instillandogli nella mente (che era una e quindi in comunione tra le due facce) pensieri orribili e spaventosi.
Edward non era più in grado di sostenere questo terribile fardello, e decise di suicidarsi. Aveva solo 23 anni.
Ci sono diverse versioni sul suicidio di Edward Mordake: secondo qualcuno il giovane assunse una dose massiccia di veleno, morendo tra indicibili sofferenze…mentre secondo altre versioni della storia sparò un colpo di pistola esattamente in mezzo agli occhi del suo gemello diabolico, non prima, però, di aver lasciato scritto che la sua seconda faccia, quella malvagia, venisse distrutta e bruciata prima della sepoltura del cadavere, in modo che non potesse più disturbarlo…nemmeno nell’aldilà.
Ma quella di Edward Mordake è una storia vera o no? La prima descrizione del suo caso si trova in un articolo del Boston Post del 1985, firmato dallo scrittore di fantascienza Charles Lotin Hildreth, intitolato The Wonders of Modern Science.
L’articolo parlava di molti atri casi di uomini con “difetti particolari”, o “speciali doni della Natura”… una donna con la coda di pesce, un uomo col corpo di ragno e un uomo per metà granchio… Per dimostrare la veridicità di questi racconti, Hildreth affermò che questi casi vennero descritti con dovizia di particolari nelle vecchie relazioni della “Royal Scientific Society”….che però non si sa sia realmente esistita. Invece nel 1896 apparve una voce ben dettagliata sull’enciclopedia medica Anomalies and Curiosities of Medicine (Anomalie e curiosità della medicina), in cui spiega, pur senza fornire alcuna diagnosi medica, che la malattia di cui era affetto Mordake si potrebbe definire o craniopagus parasiticus (presenza della testa di un gemello parassita con il corpo non formato), oppure Diprosopia (una duplicazione biforcata cranio-facciale)…
Che sia o meno esistito non si esclude che esistano casi di gemelli parassita. O gemelli intrappolati in un unico corpo ma con due teste. E’ agghiacciante!