Charlie Noonan è una delle più interessanti leggende metropolitane che io abbia mai letto….ma potrebbe benissimo esse uno dei migliori cold case mai avvenuti. Tutto ruota attorno a una famosa foto, questa che vedete qui a lato, e al fatto che sia stata l’ultima foto scattata da Noonan, che impresse nella pellicola della sua macchina fotografica il suo assassino.
Charlie Noonan era un folklorista e un accanito collezionista di storie soprannaturali. Nel primi anni del XX secolo, Charlie viaggiò nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti, per poi fermarsi in Oklahoma, per indagare su una storia molto famosa in quella zona: Charlie Noonan viene a sapere dell’esistenza di una donna, con una reputazione alquanto insolita, che viveva da sola in una zona abbastanza solitaria (in compagnia solo di un grosso cane lupo) e con la particolarità di essere abituata a portare sempre un velo per coprirsi quasi interamente il volto. Una donna quasi normale, non fosse altro che chiunque si imbatte in lei dice di aver provato una sensazione inquietante e angosciante. Charlie è abbastanza interessato e impressionato da questa storia, e vuole a tutti i costi indagare su chi sia la misteriosa donna, e, stando a quanto testimoniò la signora Ellie Noonan, moglie di Charlie, un bel giorno il marito decise di partire per l’Oklahoma alla ricerca della donna misteriosa…. ma da qual viaggio non fece più ritorno.
Mesi dopo, un articolo di giornale che descrive la scomparsa di Noonan è stato letto dal proprietario di un Monte di pietà che si trova a Tulsa, Oklahoma. L’uomo ha, tra i tanti oggetti lasciati in pegno, una fotocamera con un nome inciso sopra: Charlie Noonan. A vendergliela è stato un vagabondo dall’aria strana, che gli ha venduto la fotocamera senza proferir parola. Ellie ha esamitato la fotocamera, riconoscendola come quella appartenuta al marito, e ha scoperto che al suo interno era ancora presente un rullino fotografico. Ellie allora porta a sviluppare il rullino, e scopre che è contenuta un’unica fotografia, quella che vedete, appunto, quella più famosa, conosciuta, appunto, come l’ultima fotografia di Charlie Noonan.
Ritrae la donna del mistero, col cane lupo visibilmente infuriato al suo fianco, ma quel che più è particolare sono gli occhi e l’espressione della donna, che sembrano quasi inumani.
Che sia stata la donna ad uccidere Charlie?
La realtà dei fatti.
Come sempre avviene in questo genere di storie, la realtà è abbastanza diversa da quanto si vuol far credere. Qui, infatti, non c’è nessuna donna assassina e nessun cane divoratore di fotografi. Perchè, oltretutto, non esiste alcun Charlie Noonan. C’è una Kerry Noonan, che con la fotografia non c’entra nulla, ma riguardo Charlie Noonan è pur sempre possibile che, essendo Charlie Noonan un semplice dilettante, potrebbe non essere rimasto nulla in giro, sul suo conto.
In realtà, la foto è un celebre falso, riportata da una creepypasta, Anomaly, che la colloca all’interno di una serie di 14 foto dell’orrore inspiegabili, e la foto in realtà sarebbe un frame preso dal video documentario Always becoming.
La donna ritratta da Charlie Noonan in realtà sarebbe una vera donna, non un alieno o una strega assassina, che si chiamava Virginia Romero, una donna indiana della tribù Tiwa, proveniente da Taos Pueblo, Nuovo Messico.
Di lei così riporta il sito:
Virginia weighed all of 90 pounds and stood four and a half feet tall on days when she wasn’t hunched over with a bundle of some kind on her back. Her long black hair never left the tidy knot at the back of her head and on days when the task at hand was especially dirty and laborious – plastering with mud or tanning a hide – she wore a blue and white bandanna. Virginia spoke little English and rarely traveled beyond the reservation. From the moment this wiry workhorse of a woman woke up until she went to sleep, Virginia worked and she worked hard.
“Virginia pesava 90 libbre ed era alta quattro piedi e mezzo nei giorni in cui non era china su con un fascio di qualche tipo sulla schiena. I suoi lunghi capelli neri non hanno mai lasciato il nodo ordinato nella parte posteriore della sua testa, e nei giorni in cui il compito da svolgere era particolarmente sporco e faticoso – realizzare intonaco di fango – indossava una bandana blu e bianco. Virginia parlava poco inglese e raramente aveva viaggiato al di là della riserva. Dal momento in cui questo cavallo di battaglia nerboruto di donna si svegliò, fino a quando si addormentò, Virginia ha lavorato e ha lavorato sodo”
Il sito ha continuato a raccontare la difficile vita di Virginia Romero e ha inserito anche un’immagine ad accompagnare il testo.
Come potete vedere, la foto di Charlie Noonan è chiaramente copiata da questo, con alcuni dettagli cancellati, il cane e gli occhi ardenti aggiunti e l’immagine specchiata per confondere tutti.
Nessuna donna assassina dunque, e nessun cane cannibale. Solo una donna indiana al lavoro nei campi.
E Charlie Noonan? Un impostore, se davvero è esistito. O, come in fondo penso, i veri impostori sono quelli che questa storia hanno creato.
Caso chiuso.
Fonte: http://alwaysbecomingfilm.blogspot.it/2009/11/strong-women-part-two.html
Ciao Donata.
Nel testo tradotto c’è un errore. La donna pesava 90 LIBBRE cioè circa 40 CHILI ed era alta 1 metro e 37 centimetri (quattro piedi e mezzo).
In bocca al lupo e a presto!
grazie della precisazione!
Giuro che non mi sarei mai accorto degli occhi spiritati della vecchi se tu non me lo avessi fatto notare… paura!
Sarà anche un fake ma… paura!
sì, è parecchio inquietante infatti. Vista così non si direbbe, ma se provi a cliccare sulla foto e farla aprire a tutta pagina, beh è davvero incredibile! certo il photoshop fa miracoli, adesso, ma all’epoca non credo esistesse, quindi figurati la fatica che hanno fatto per fare una cosa del genere!
Che delusione. Pensavo proprio che ci fosse un mistero sotto… e invece niente! Però se ci pensi è interessante il desiderio di far nascere leggende urbane.
sì, decisamente, quasi ogni foto “misteriosa” ne nasconde una… approfondirò la questione più avanti con altre foto 🙂