Oggi, 17 novembre, è la giornata mondiale del BLACK CAT, il Gatto nero day. Già la scelta della data è simbolica: il 17 è il numero per antonomasia che porta sfortuna (XVII in cifre romane è l’anagramma di VIXI, cioè «vissi»).
Novembre poi è un mese oscuro, il mese della festa dei morti, di Halloween, e purtroppo in questo mese spesso molti gatti neri spariscono, vittime forse di qualche becero sacrificio… Chissà cosa avrebbe pensato il mio adorato Nerone, nella foto qui a sinistra, se fosse stato ancora vivo…
Oggi vi voglio parlare non di un gatto nero, ma di un gatto bianco. Un gatto fantasma.
Questo bel gattone bianco, con macchie marroni sulla coda e sulla testa, che vaga tranquillo per strada, potrebbe sembrare un normalissimo gatto, ma non è così.
Tutto inizia ad agosto dello scorso anno, con un ragazzo giapponese che girovaga su internet, su Google Street View per l’esattezza, esplorando le strade del quartiere in cui è vissuto, e a un certo punto si è imbattuto in quest’immagine, che ritrae, appunto, il suo gatto che passeggia beato per strada. Solo che il suo micio è morto da almeno un mese.
Il ragazzo, che su twitter si chiama @hijikara, scrive: «Ho trovato il nostro gatto morto su Google Maps!».
Cos’è successo?
Il gatto, durante la sua vita, ha trascorso gran parte del tempo rinchiuso in casa, uscendo pochissimo, e in una delle sue rare uscite si è imbattuto in una delle auto di Google dotate di telecamera, che lo ha immortalato mentre passeggia tranquillo. E questo ha permesso al ragazzo giapponese di vivere ancora per un po’ il ricordo della presenza del suo adorato gatto.
In breve tempo, il commento e la foto di hijikara hanno raggiunto 12mila cinguettii di risposta, e uno dei più belli è «Anche se è morto, questo gattino rimarrà per sempre in vita sulla rete». Potenza della rete, e di Google.
Beh, non è certo la prima volta che Google immortala scene particolari, come quella volta che riprese un’automobile inabbissata in un lago, con tanto di cadavere a bordo…
Ma tornando alla storia del nostro gatto fantasma, la cosa più particolare è che il fatto si è verificato ad agosto, e in Giappone, agosto è considerato il mese del ritorno: si dice infatti che le persone tornino nel luogo in cui sono nate per celebrare la festa buddista dell’Obon, che segna il periodo dell’anno in cui gli spiriti dei defunti camminano sulla Terra.
Buon #blackcatday a tutti!
Non sapevo esistesse anche la giornata del gatto nero! E molto poetica la storia del gatto “fantasma”.
Sai che l’origine del 17 come giorno sfortunato potrebbe essere ancora più antica? Il 17 è il giorno in cui Osiride venne assassinato e smembrato da Seth. Ne parla anche Plutarco nel suo “Iside e Osiride”.
Dai? no, non lo sapevo, grazie per questa informazione! 🙂