Molto tempo fa, in un paese vicino a Padova, c’era la casa di un pittore famoso (cioè, era famoso per il mio paese e per Padova), situata a poca distanza dalla stazione ferroviaria. Questa casa aveva una particolarità: all’esterno aveva una dozzina di sagome umane ricavate da polistirolo o lamiera, tutte dipinte con colori vivi. Dei manichini, insomma.
Ricordo che, da piccola, ci passavo molto spesso, e ogni volta rimanevo affascinata da quelle figure umane. C’era una donna (s)vestita che fumava una lunga sigaretta, un paio di bambini con la palla, un uomo con un cappello a cilindro, ed era l’attrazione del paese.
Poi il pittore è morto, la casa è stata venduta, e le sagome sono sparite.
Stavo cercando qualche immagine di questa casa, giusto per rinfrescare un po’ la memoria e fare un bel tuffo nel passato, quando, digitando un paio di query in google, mi sono imbattuta in una casa con delle altre sagome…anche questa situata presso una stazione ferroviaria. Solo che non si tratta della casa della mia infanzia, ma di una casa tutta americana, abbandonata da circa 20 anni, con un passato curioso e un presente molto…misterioso!
Siamo a New Hamburg, New York, nei pressi della stazione dei treni. Qui sorge una casa, in Main Street, la strada principale del paese. Si chiama John Lawson House. Questa casa venne costruita nel 1845, e ospitava, inizialmente, una famiglia di agricoltori. Insomma, una casa normalissima, senza alcun omicidio o suicidio avvenuto tra le sue mura.
L’unico fatto degno di nota avvenne nel 1877, quando New Hamburg venne quasi totalmente distrutto da un incendio. Si salvarono solo due case, la John Lawson House appunto, e un’altra casa a poca distanza.
Se dovessimo andare in cerca di un fatto cruento nella zona, dovremmo scavare fino al 1871, quando un treno deragliò nelle vicinanze, provocando la morte di 22 persone. Ma cosa c’entrano le vittime del treno con la casa? Chi ci abita? Nessuno, da molto tempo… a parte…
A parte tre manichini che vestono abiti femminili dei primi del XX secolo, e sembrano quasi fare una vita “normale”…non fosse altro che sono, appunto, manichini.
Hanno delle tazzine per il te davanti a loro, dei giornali piegati davanti, delle spazzole con cui, si presume, le vanitose donnine di plastica pettinano i loro capelli. No, niente a che vedere con Pascualita, la sposa cadavere.
Qui non si tratta di cadaveri imbalsamati rivestiti e messi a guardia di una casa del tutto insignificante.
Sono, semplicemente, dei manichini. Ma chi li abbia messi lì, e perchè, rimane un mistero.
Come non ci si dà una spiegazione al fatto che, di tanto in tanto, questi manichini cambino posizione, atteggiamento, oggetti e addirittura abiti.
Chi è che li veste, riveste, sposta? E per quale ragione?
Mistero dei misteri.
Fonte: http://www.atlasobscura.com/places/new-hamburg-s-curious-guests
Mi credi? Sono questi piccoli misteri che mi fanno accapponare la pelle più dei grossi casi come quello dei Sodder . 😉
concordo in pieno, difatti quando mi sono trovata davanti a questo caso mi son sentita davvero accapponare la pelle…sarà che a me i manichini mettono un po’ di ansia, sarà che dopo la storia di Pascualita li guardo sempre con un po’ di sospetto…ma questa storia era troppo una “chicca” per non parlarne 🙂