Torniamo a parlare della famigerata tavoletta OUIJA, anche in seguito all’uscita del seguito del film di Stiles Waite proprio sulla tavoletta. In questi giorni il mio blog è letteralmente preso d’assalto da gente che legge la mia intervista a Giulia sull’uso della tavoletta.
Tra le chiavi di ricerca che portano al mio blog ho trovato, in particolare, tre query che mi hanno lasciata basita:
- tavola ouija esperienze; (e fin qui nessuna stranezza)
- come costruire una tavola ouija;
- come usare una tavoletta ouija senza correre rischi.
Intanto diciamo subito che usare una tavoletta ouija espone sempre a dei rischi, come abbiamo avuto modo di vedere nell’intervista a Giulia… la tavoletta in teoria dovrebbe essere usata per entrare in contatto con i defunti, ma non si può mai sapere quale entità si presenti… per questo motivo, ho ricontattato Giulia, che ha accettato di rispondere a qualche domanda.
NB: questo post era stato iniziato il 18 gennaio 2015, giorno in cui ho contattato Giulia. La scrittura si è interrotta ed è successivamente ripresa diverse volte, in quanto in più di un’occasione Giulia ha manifestato disagio e non si sentiva più di rispondere alle mie domande. Riporto esattamente il dialogo online avuto con lei.
Donata. Ciao Giulia, grazie per essere tornata ospite sul mio blog. Innanzitutto, come stai? (Giulia alla fine della precedente intervista mi aveva raccontato dei suoi disturbi).
Giulia. Ciao, purtroppo non si può dire che io stia bene, anche se un po’ meglio sta andando. Sto continuando le mie sedute (di psicanalisi, N.d.A.) e qualche beneficio lo sto trovando, ma ultimamente ho dovvuto frequentare molto assiduamente un’altra persona, che può curare meglio i miei problemi (un sacerdote esorcista, N.d.A.). Ho visto gli articoli che stai scrivendo sulle maledizioni, e credo che in effetti è quello che è successo a me. SOltanto che, nel mio caso, sono stata io a permettere che questo accadesse. Ma di questo parleremo un’altra volta se vuoi, adesso mi interessa parlare ancora dell’Ouija.
Donata. Hai visto che qualche tempo fa è uscito il film Ouija…cosa ne pensi?
Giulia: Non so se abbiano fatto bene a farlo uscire. Un film non dovrebbe istigare e ispirare le persone, invece sembra che questo lo faccia. E non è detto che col fuoco si ottenga una liberazione… sto vedendo sempre più spesso il fiorire di notizie e video sulla tavoletta. Nei giorni scorsi tra l’altro ho trovato sull’appstore un’applicazione sulla tavoletta. Ma non si rendono conto? Anche se è una semplice app, che magari funziona come quella per i raggi x (provata e non funzionante, N.d.A.), però è lo stesso pericolosa, perchè molta gente potrebbe addirittura decidere di comprare la tavoletta vera, oppure farsela, e poi i risultati si vedono.
Donata. In internet ho trovato un sacco di siti che spiegano passo passo come realizzare una tavoletta Ouija, e come usarla. Cosa ne pensi?
Giulia. Non ho parole. è come spiegare alla gente come costruire una bomba. Alla fine c’è sempre qualche fesso che legge e vuole provare…e poi magari salta in aria lui, e andrebbe anche bene, oppure diventa un terrorista e fa morire centinaia di persone. La Rete è un pericolo, certi siti andrebbero chiusi e vietati. Ma la gente vuole sapere, anche se questo tipo di conoscenze dovrebbero essere vietate per legge. Ad esempio, ti linko questo sito qua (e mi invia un link, N.d.A.) che contiene tutte le regole per una buona seduta con l’Ouija. Il bello è che il sito premette che l’uso dell’ouija NON è pericoloso e NON attira esseri malevoli, perchè con la pratica possiamo stabilire chi può entrare e chi no. Non basta dire di non aprire le comunicazioni per gioco o curiosità, perchè scopi banali portano a risultati banali…non c’è alcuna banalità in ciò che si fa, anzi! E allo stesso modo non possiamo capire con chi parliamo. Ovviamente quando apriamo una seduta indirizziamo le comunicazioni verso entità note, di cui conosciamo la personalità…a nessuno verrebbe in mente di contattare uno spirito qualsiasi, ma chi sa che spirito si presenti davvero? Anche noi volevamo parlare con donna Adele, invece si presentò quel demone. Si dice anche si usare la tavoletta ouija per fini positivi, ad esempio per lo sviluppo spirituale, l’amore verso il prossimo, la conoscenza… non serve a nulla creare un cerchio magico protettivo, non serve usare incensi, acqua benedetta, candele, incensi…e nemmeno alzare una barriera di luce come ho sentito dire. Con la tavoletta si aprono mondi sconosciuti, e se non sai davvero ciò che fai, non sarai mai in grado nè di capire cosa hai fatto nè come uscirne.
Donata. Nella tua intervista parlavi della casa dove aveva vissuto Adele. Molte persone mi hanno contattata per chiedermi dove si trova, perchè vorrebbero, temo, andarci a investigare. Ti chiedo: ci sei più tornata?
Giulia. No, assolutamente no. Beh, a dire il vero una volta sì, ho voluto tornare lì, ma di giorno, perchè volevo vedere cosa era rimasto di quella esperienza. Nel fienile non sono entrata, troppo pauroso, credevo sempre di vedere uscire da là dentro qualcosa che avrebbe potuto farmi dle male, così mi sono tenuta lontana. Però diciamo che la casa è ancora lì, anche se vorrei tanto che non ci fosse più. So che un paio di mesi fa due ragazzi avevano anche cercato di incendiargli il tetto, ma la casa non ha preso fuoco, i vicini se ne sono accorti e poi pioveva e così non c’è stato nessun incendio.
Donata. Pensi che i due ragazzi fossero al corrente di quello che era successo lì dentro a te e alle tue amiche?
Giulia. Ah no, questo no! Solo che sai, è una casa vecchia e abbandonata ormai, brutta, e credo che quei due volessero delle emozioni forti, così hanno voluto fare una bravata e volevo incendiarla, per andare sul giornale, capisci? Ma io credo che se davvero ci fossero riusciti, eh sarebbe stato un bene 😀 però la casa sta ancora lì, anche se ho visto che qualcuno ha portato via la statuetta di san Ciriaco che era lì sulla casa, e credo che l’abbiano fatto perchè c’è qualcosa di strano che si sta agitando, in questo periodo. C’è troppa gente che sta giocando con la morte, il diavolo, con i morti e vuole fare le sedute spiritiche, così no, credono che se hai la statua del santo, satana non ti può fare niente, mentre invece non è così.
Donata. Ho sentito parlare molto spesso persone che credono che la tavoletta sia un gioco, che non succederà nulla se la usano, che addirittura chiedevano consigli su come usarla. Ci sono poi le app su google play o qualsiasi altro store online, che ti fanno scaricare la tavoletta sul tablet e ti permettono di usarla. Credi a queste cose? sono reali o sono dei giochi?
Giulia. Ti ho già detto che ho visto questa app sullo store del telefono. Non credo abbia le stesse potenzialità di quella vera, cioè è un gioco alla fine, credo che se tu gli fai le domande, lui ti risponde con un algoritmo o qualcosa del genere, non ti darà mai risposte veritiere. Anche perchè se tu gli fai domende in italiano, lui ti risponde in inglese e ti dice che non ha capito o che la riposta non è completa. Credo quindi che siano solo dei passatempi, sciocchi e inutili, ma sono semplici passatempi. Il vero problema, secondo me, è quando la gente inizia ad appassionarsi a queste cose, vede che è carino, simpatico, e poi decide di comprarla o farsela. ho visto su ebay che vendevano una tavoletta Ouija che aveva avuto qualche problema, nel senso che attraverso di lei era stata evocata una presenza negativa…oh, aveva raggiunto offerte impensabili, volevo mandare un messaggio a quel co***ne che la vendeva per chiedergli se si rendeva conto dello sbaglio che stava facendo, ma tanto non sarebbe servito a nulla. Purtroppo la tavoletta non è un gioco, e vorrei che la gente lo capisse.
Donata. Mi hai già raccontato la tua esperienza dopo averla usata…pareva che l’entità evocata dalla tavoletta ce l’avesse con te, voleva proprio parlare con te…hai avuto altri contatti con quello spirito?
Giulia. Per fortuna no. Però non me ne sono ancora liberata del tutto…ho sempre l’impressione di essere osservata, continuamente…e la mia vita davvero non è più la stessa. Mi sogno continuamente di cose strane, vedo nei sogni dei posti che non ho mai visitato, forse sono frutto della mia fantasia o di cose che magari ho visto, ma sono tutte immagini legate da un elemento, una scala lunghissima e molto scura, con delle macchie sugli scalini, come di cera o di un olio che non so cosa sia. Io devo sempre salire quella scala, ma alla fine non ho più le forze…salgo, salgo, ma arrivo a un certo punto in cui devo sedermi e aspettare che tornino le forze. Poi mi sveglio e ho la sensazione opprimente di una presenza nella mia stanza. vedo ancora la luce fortissima che mi abbaglia appena chiudo gli occhi, ma ho capito che non è un elemento negativo, è una specie di porta attraverso cui devo passare per raggiungere la libertà.
Donata. E le tue amiche che hanno partecipato con te alla seduta?
Giulia. Non le sento più. Ho interrotto completamente i rapporti, però so che una di loro in particolare ha avuto gli stessi problemi miei, forse anche più gravi, adesso è in America ma per quel che ne so potrebbe anche essere morta.
Donata. Addirittura!
Giulia. Lei parlava spesso mi morte, di morire, di suicidio…sono cose che alla fine ti vengono un po’ così quando hai a che fare con certi elementi. Per fortuna io ho una persona che adesso mi sta aiutando, è un prete vecchio ma molto in gamba. Ricordo che lo odiavo ma adesso che ho capito che può aiutarmi, anche se mi costa tanta fatica, ci vado. Molte volte, e molte volte ci devo tornare. Non voglio raccontarti come l’ho trovato, diciamo che è stata la mia familia a inviarmi da lui e lui mi ha guardata una sola volta e ha capito tutto. Adesso ogni volta che vado è una pena, perchè le gambe non mi portano, ma faccio meno fatica delle prime volte. Devo liberarmi ma cazzo tu non sai la difficoltà…
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Giulia aveva interrotto a questo punto la precedente comunicazione, che è stata ripresa successivamente. Mi invia degli stikers che esprimono sentimenti contrastanti…rabbia, paura, pianto, un cuoricino che batte, baci e poi i pugni alzati. Poi attiva la videochiamata solo per un istante, e vedo i suoi occhi…sono gonfi, segnati da ombre scure, noto un segno rosso sopra la palpebra destra. Giulia mi osserva e mi dice una cosa che mi fa raggelare.
vedo attorno a te delle ombre nere…e c’è una presenza negativa parecchio forte attorno a te. Qualcosa di malvagio e che ti vuole male. Però nello stesso tempo vedo un angelo che ti protegge. Per caso hai un…..?
e mi descrive alla perfezione un oggetto di pietra che effettivamente possiedo, che mi è stato regalato tempo fa da una persona. Giulia non poteva sapere della sua esistenza, ma lo descrive perfettamente come se l’avesse sempre avuto davanti agli occhi. E poi mi dice:
devi liberartene al più presto o non ne esci più.
Donata. Da cosa, non ne esco?
Giulia. Da questa situazione. La gente ti può fare molto male, se glielo permetti. NON devi permetterglielo. Non servono riti! Oh io ho letto su internet che dicono di purificare l’ambiente con incenso, acqua santa, di mettere le candele benedette, di quelle che si prendono in chiesa quel giorno quando le benedicono (è il 2 febbraio), oppure di usare le coroncine del rosario, santini e cose di questo genere. Perchè, tu davvero credi che queste cosette possono spaventare satana? No, anzi, lo fanno incazzare anche di più, perchè tanto a lui gli interessa solo arrivare a corrodere la tua anima dal di dentro, e una volta che gli apri la porta, quello non ne se va. Io ci sono caduta, e faccio fatica, adesso, a liberarmene.
Donata. Che cosa è successo dall’ultima volta che ci siamo sentite?
Giulia. Un casino. Sto male, continuo a star male, a non dormire, la luce forte che vedo è ancora lì, fortissima, credo che sia un angelo, ma gliangeli ti fanno star bene, questa invece è inquietante. E poi i dolori ovunque. Testa, collo, mani. Ho una mano che si è gonfiata, le dita che si sono piegate. Mi fa male, come se si fosse bruciata da dentro, il mio aiuto (il prete esorcista da cui Giulia sta continuando ad andare) me la bagna spesso con l’acqua benedetta, e fa male, ustiona. Ma è acqua fredda. Dice che non sono posseduta, ma che ho fatto un errore e devo pagarlo. Io non sono posseduta, lo sai, ma ho visto cosa può succedere a una persona posseduta. Per favore non fate cazzate, è rischioso. Adesso basta, ci sentiamo, ciao.
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Giulia mi ricontatta alcuni mesi dopo. Dopo aver parlato del più e del meno, torna sulla sua esperienza.
Giulia. Adesso la casa di Adele è definitivamente un ricordo. Buttata giù. Non esiste più. La pioggia, e una frana…è andata giù, quella merda. Soprattutto il fienile, l’acqua e il fango se l’è portato via tutto, spazzato via tutto. Ma sai cosa hanno trovato in mezzo a tutte le cose? un teschio di una capra. Capisci, una capra? simbolo del diavolo…ma da quando le cose sono andate così, io sto un po’ meglio. Non so se sia proprio per questo, ma io davero credo di stare un po’ meglio. Devo sperare che sia per questo.
Donata. Continui ad andare dal prete che ti aveva in cura?
Giulia. Certamente, non posso smettere, anche se a volte mi viene la voglia di non andare più, ma quando inizio a pensare eh no, non ci vado più, ohhhhh cazzoooooo comincio a star male fisicamente! Vomito, freddo, testa che scoppia…e la mano che si rinsecchisce dicono che ho il tunnel carpale, o una cosa del genere ahahah ma vabbè, un pò alla volta escooooo! Vorrei capire dove ho sbagliato, quel Thuva…o chi era, non lo so. Ma sai credo che ci siano altre cose che vorrei approfondire, no, mi è venuto alla mente una cosa…un giorno tutto avrà fine!
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qui Giulia interrompe la comunicazione. Però ho fatto una piccola ricerca, e sono capitata su un famoso sito, www.verginedegliultimitempi.com, che riporta, tra le altre cose, una lista dei nomi dei demoni più noti. E tra questi, ne ho trovato uno che, appena ho posato gli occhi su di lui, ho fatto un salto sulla sedia
Uval (demonio del tunnel carpale)
Tra THUVA e UVAL non c’è molta differenza, non vi pare?
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Pubblico adesso quest’intervista. Non perchè me ne fossi scordata, ma perchè ho ritento giusto così. Ho sentito Giulia a più riprese, abbiamo parlato del più e del meno, e alla fine, qualche settimana fa, mi ha ricontattato, come avevo raccontato in questo post, e alla fine mi sono detta che fosse giunto il momento di pubblicarla. Perchè, purtroppo, sto notando sempre più spesso, specie nei gruppi di facebook, gente che chiude consiglio su come usare la tavoletta, su quali parole usare, su che incensi bruciare e altre cose del genere.
Ecco, io sconsiglio a chiunque di usarla…quelle cazzate, perchèe di cazzate si tratta, delle regole espresse nel film (non giocare da soli, non giocare in un cimitero e salutare lo spirito) beh, credete davvero vi possano proteggere da qualsiasi cosa evocate? No di certo. Giulia ne è la testimonianza lampante. Ha commesso un errore, lei e le sue amiche, e adesso ne sta pagando, ancora, le conseguenze. A lei, diciamo, che è andata discretamente bene, ma non credo si possa dire altrettanto di quelli che hanno pagato conseguenze ancora più grandi. Che hanno aperto portali su mondi sconosciuti, appunto, che hanno evocato entità che non sanno come arginare, di cui non sanno come liberarsi, posto che vogliano liberarsi. E, se mai davvero volessero liberarsene, magari si rivolgono a persone inesperte, che consigliano di bruciare incenso e mettere sale benedetto in ogni angolo della stanza.
Il problema è che, quando hai iniziato a inserirti in questo mondo, che tu lo voglia o meno, NON riesci più a uscirne. Qui sono io direttamente che parlo, in base alla mia esperienza. Ci sono alcuni elementi, del mistero, che sarebbe davvero bene lasciare dove stanno, non entraci, nemmeno per curiosità, perchè non si sa mai dove si arriva. E se si arriva a qualcosa che non si può controllare? A volte non si può tornare indietro, perchè non ci è concesso.
Pensateci, prima di usare una tavoletta o prima di voler fare scritture automatiche o altre cose del genere. Non fatelo che non sapete a cosa andate incontro, e soprattutto, non fatelo solo perchè volete sentirvi fighi. Vi sentirete solo più stupidi, perchè, in fondo, a giocare con queste cose, se non sapete COSA fate e COME lo fate, stupidi lo siete, eccome.
ciao …vorrei raccontare la mia esperienza dalla quale grazie a Dio sono riuscita a salvarmi e magari sarà pure x essere d’aiuto a qualcuno.A chi posdo rivolgermi?
Qui la risposta della rivista del CICAP. ‘nuff said.
http://www.queryonline.it/2016/01/26/il-gioco-di-charlie/
grazie, avevo letto anche io 🙂
Donata, sono andato a rileggere velocemente l’intervista precedente in due parti, per capirci di più.
Poi ho letto anche questa. Come sai, io sono abbastanza scettico per queste cose, o meglio… cerco di trovare sempre una spiegazione razionale.
La cosa particolare che io so, è che la tavoletta ouija viene (o veniva) prodotta da una nota casa di giochi di società, ed è venduta tranquillamente…
Moz-
sì, la parker brothers la produce e la vende, ha brevettato la prima tavoletta e adesso ci fa i soldi sopra. Ti dico, avendo a che fare spesso con sto modno, io me ne resto bene alla larga, e non è tanto per i film che ho visto, per le parole che ho ascoltato, pe rle esperienze vissute… ma perchè, semplicemnete, credo che i morti debbano essere lasciati lì dove sono, non disturbati con domande e richieste inutili… vuoi far sapere a un tuo caro che lo pensi ancora? non c’è bisogno di evocarlo per dirglielo, lo saprà già…ecco, è questa ricerca che io davvero non capisco e un po’ mi deprime.