Quando feci le ricerche per scoprire quale fosse la casa più infestata al mondo, individuandola in Casa Matusita, ovviamente avevo preso in considerazione che il primato potesse appartenere alla casa situata al 122 di Ocean Avenue, ad Amityville, una cittadina della contea del Suffolk, a Long Island, nello stato di New York, la casa che è stata la star assoluta del libro The Amityville Horror: A True Story di Jay Anson, e di ben 11 film ispirati alla casa e alle sue vicende.
Allora non parlai di questa casa, perché la sua storia era così nota che sarebbe stato superfluo farlo. Oggi invece torno sull’argomento, perché è impensabile, per me, che in un blog che parla di case infestate, di possessioni diaboliche e di fantasmi, non averle dedicato nemmeno un post. Così rimedio oggio, presentandovi la mia versione dei fatti su Amityville, la casa con gli occhi del diavolo.
La casa venne costruita nel 1924, un bell’edificio di ispirazione coloniale olandese, con una grande rimessa per le barche che dà direttamente sull’argine,. George e Kathy Lutz se ne innamorarono all’istante, e l’acquistarono subito, nel 1975, pagando senza battere ciglio gli 80mila dollari che erano il prezzo, decisamente troppo basso, per una casa del genere. Ma i Lutz erano del posto, e dunque conoscevano bene cosa era accaduto in quella casa, alle 3:15 della notte del 13 novembre 1974.
IL MASSACRO
La notte del 13 novembre 1974 infatti i coniugi Ronald DeFeo (43 anni) e Louise DeFeo (42), e quattro dei loro cinque figli, Dawn (18), Allison (13), Marc (12) e John Matthew (9), furono uccisi durante il sonno, da colpi di un fucile Marlin 336C calibro 35, due colpi per i coniugi DeFeo e uno per ciascuno dei figli. Un vero e proprio massacro.
A compiere la carneficina era stato nientemeno che Ronald DeFeo Jr. (23 anni), detto Butch, il maggiore dei figli della famiglia DeFeo. Il ragazzo aveva anche inscenato una commediola per crearsi un alibi: era stato all’Henry’s Bar e aveva allertato il suo amico Bobby Kelske, esponendogli la sua preoccupazione per non riuscire a contattare nessuno della famiglia. Ronald espose il suo piano: sarebbe tornato a casa, avrebbe rotto il vetro di una finestra e sarebbe entrato a controllare. Pochi minuti dopo tornò di corsa al bar e urlò che qualcuno aveva ucciso i suoi genitori. Il ragazzo, assieme all’amico e a un gruppo di persone, oltre che alla polizia nel frattempo allertata, si recò a casa, e qui, oltre ai genitori, si scoprirono i corpi degli altri quattro figli, uccisi anch’essi a letto.
Ronald Jr., il principale sospettato per la carneficina, fu arrestato, dichiarato colpevole e incarcerato. Continuò però a sostenere che a spingerlo a compiere il massacro fosse stata la voce di qualcuno, dalla casa, che gli intimava di uccidere i suoi genitori e i fratelli. La stessa voce che Ronald jr. stesso aveva sempre detto di aver udito, fin dal primo istante in cui era venuto a vivere al 112 di Ocean Avenue. Una voce intensa, malvagia, cattiva, demoniaca. C’è da dire, però, che Ronald non andava molto d’accordo col padre, uomo violento e possessivo, e che sia scappato di casa più volte, finendo per essere coinvolto in uno strano giro di droghe e credenze newage…forse le vere responsabili di quanto accadde… ma non è ancora detto.
La casa fu quindi messa in vendita e acquistata, come abbiamo visto, da George e Kathy Lutz, che vi si trasferirono il 18 dicembre 1975 assieme ai loro tre figli, Daniel, 9 anni, Christopher, 7, e Melissa (Missy), 5. Rimasero in quella casa solo 28 giorni, per poi abbandonarla precipitosamente sostenendo che la casa fosse stregata e che si verificassero al suo interno fatti alquanto insoliti e inquietanti: porte divelte, armadi che si aprivano da soli, melma che trasudava dalle pareti e colava dal soffitto, sfioramenti di esseri invisibili, odori pestilenziali, sciami di mosche che uscivano da una nicchia di colore rosso che nessuno aveva mai individuato prima, nascosta nel seminterrato, e infine l’immagine di un volto demoniaco dagli occhi rossi che spiava la famiglia. Oltre che apparizioni di fantasmi.
Alla povera Kathy poi successe un fatto ancor più eclatante: il suo volto invecchiò di trent’anni nel giro di una notte. La cosa più strana è che con il passare del tempo, tutti i membri della famiglia si svegliavano sempre alle 3:15 di notte, di ogni notte, esattamente in corrispondenza dell’ora in cui erano stati commessi gli omicidi, e si risvegliavano scoprendo di aver assunto, nel sonno, posizioni per loro inconsuete. Nella fattispecie, tutti si risvegliavano dopo aver dormito a faccia in giù, contrariamente alle proprie abitudini… e potete immaginare lo sgomento che colpì la famiglia quando seppero che i cadaveri dei Defeo erano stati rinvenuti proprio a pancia in giù nei loro letti.
Come se tutto ciò non bastasse, Kathy avvertiva dei forti dolori, simili a punture, in due determinate parti del corpo: erano esattamente i punti in cui i proiettili del fucile imbracciato da Robert DeFeo jr. avevano trapassato il corpo di Louise DeFeo… ma i risultati dell’autopsia sulle vittime non erano mai stati divulgati, quindi Kathy non poteva essere a conoscenza di questi particolari.
Di fronte a questi fenomeni che facevano pensare a una possessione demoniaca, fu chiamato un prete, Padre Ralph Pecoraro, a benedire la casa, ma il prete stesso raccontò che una voce demoniaca gli aveva urlato «Fuori!» e che sulle sue mani erano apparse delle vesciche. Varie troupe televisive locali girarono dei filmati sulla casa, furono chiamati investigatori del paranormale e sensitivi: tutti erano d’accordo nell’affermare che la casa fosse posseduta da uno spirito maligno e che l’unico modo per liberarsene fosse sottoporre la dimora a un esorcismo.
I Lutz dunque abbandonarono la casa e assieme a Jay Anson scrissero il libro The Amityville Horror, (a destra la copertina) da cui in seguito furono tratti il film The Amityville Horror e una lunghissima serie di remake.
Per quanto affascinante sia questa storia, ovviamente ci fu chi espresse vari dubbi su questi eventi. Il ricercatore Rick Moran elencò più di cento incongruenze e discrepanze fra la “vera storia” narrata da Anson e la verità. Un elemento in particolare venne posto al centro dell’attenzione: si diceva infatti che la casa fosse infestata da spiriti maligni perchè sorta sul terreno di sepoltura degli indiani montaukett, che avevano l’abitudine di seppellire i defunti che si sospettava fossero indemoniati con la faccia rivolta verso il basso, in modo da fissare per sempre l’oscurità alla quale erano stati condannati.
Ebbene, tribù indiane abitarono effettivamente a Long Island, ma non nelle vicinanze di Amityville, quanto a 70 miglia di distanza.
I Lutz poi dissero che vi fosse uno spirito maligno che li osservava con occhi rossastri, e di averlo visto allontanarsi, lasciando sulla neve impronte caprine…però il servizio meteorologico affermò che non vi fu nessuna nevicata nella zona nel tempo in cui i Lutz vissero nella casa, dunque non avrebbero mai potuto vedere delle impronte sulla neve.
Quel che i Lutx davvero videro furono le centinaia di migliaia di dollari (circa 800mila) guadagnati con i diritti del libro e del film.
COSA C’è DI VERO?
In ciò che accadde nella casa di Amityville durante la permanenza della famiglia Lutz, sicuramente non c’è nulla di paranormale. Se infatti da una parte i Lutz volevano guadagnare soldi dalla vicenda con il libro e i film, dall’altra parte c’è un altro personaggio intenzionato a volgere a suo favore l’elemento paranormale del caso di Amityville: l’avvocato di Butch DeFeo, William Weber, che inventando le raccapriccianti vicissitudini della famiglia e puntando sull’infestazione della casa voleva ottenere un nuovo processo per il suo cliente, Butch DeFeo, chiedendone la seminfermità mentale.
Furono chiamati a investigare sulla casa anche Ed e Lorraine Warren, esperti sul mondo dell’occulto: in cantina Ed vide delle ombre con migliaia di puntini di luce, che tentarono di buttarlo a terra. Ed pregò per resistere all’attacco, e comandò allo spirito di andarsene: immediatamente ebbe la sensazione di qualcosa che tentava di sollevarlo da terra, e seppe con certezza che in quella casa si nascondeva veramente un’entità maligna.
A sua volta, la moglie Lorraine fu presa dal panico addirittura prima di entrare nella casa, e pregò alcuni amici preti di accompagnarla “spiritualmente” nella casa. Mentre saliva al secondo piano, avvertì un’enorme forza che si abbatteva su di lei, tentando di spingerla giù dalle scale. Nella stanza di Missy Lutz, la figlia più piccola, Lorraine individuò delle forze provenire da alcuni mobili, e seppe così che erano gli stessi mobili che c’erano quando furono assassinate le sorelle DeFeo. L’incontro più terrificante avvenne però al terzo piano, dove Lorraine vide lo spettro di Ronald DeFeo, il padre che morì per primo: questo incontro fu così terribile e sconvolgente da convincerla che non ci fosse nulla da fare per liberare la casa da qualunque cosa la abitasse.
Gli unici fatti reali che accaddero in quella casa furono infatti le sei vittime della famiglia DeFeo…e le continue molestie che ancor oggi devono patire i proprietari della casa, ossessionati dalle continue visite di curiosi e appassionati di horror che vogliono fotografare e visitare la casa… non è bastato cambiare l’indirizzo in 108 Ocean Avenue e aver modificato le finestre all’ultimo piano, le finestre rotondeggianti che sembravano tanto gli occhi del demonio… la fama della casa è dura a morire.
Per saperne di più: http://www.warrens.net/Amityville.html