La storia che vi presento oggi vuole andare a rimpinguare il filone del blog dedicato alle case infestate, che è da sempre un must di Pensierospensierato. La vicenda di casa Snedeker è collegata, in un certo qual modo, con quella di Amityville, perché anche in questo caso vennero chiamati a indagare i più famosi demonologi e ricercatori sul paranormale che siano mai esistiti, i coniugi Ed e Lorraine Warren, che ne parlarono nel loro libro In a dark place: the story of a true haunting.
Poi la storia venne narrata nel libro In a dark place del 1992 e nel 2009 divenne la trama del film The Haunting in Connecticut”. Avete già capito di cosa si tratta?
Hallahan Home, la casa del diavolo
Tutto ebbe inizio nel 1986, quando la numerosa famiglia Snedeker, composta da Alan e Carmen, i loro tre figli maschi (13, 11, 3 anni), una figlia femmina e i suoi due figli, decise di trasferirsi al civico 208 di Meriden Avenue di Southington, nel Connecticut, in una bella casetta chiamata Hallahan Home. La scelta della casa fu fatta anche perché l’abitazione era vicina all’UCONN Hospital, dove era in cura il figlio 13enne della coppia, Philip, che era affetto da una malattia degenerativa del sistema immunitario, il linfoma di Hodgkin.
I coniugi Snedeker, Alan e Carmen, erano molto soddisfatti per la casa: l’affitto era basso, la casa era spaziosa, ben tenuta, e perfetta per accogliere una famiglia numerosa come la loro. Tuttavia, pochi giorni dopo che si erano trasferiti qui, Alan venne a sapere che una ventina di anni prima l’edificio era stato adoperato come obitorio, e qui i cadaveri venivano sistemati e preparati per la sepoltura. Prova di questo passato furono i resti di bare, attrezzi da becchino e, soprattutto, moltissime fotografie che ritraevano i defunti che qui erano stati “accolti”. Chiunque sarebbe forse fuggito, davanti a un simile passato, ma altre case allo stesso prezzo non ce n’erano, e Gli Snedeker decisero di risistemare Hallahan Home, per renderla almeno più accogliente, ma era pressoché impossibile dimenticarne il passato.
Durante la sistemazione delle stanze da letto, Philip venne alloggiato in una grande sala al pianterreno, assieme al fratello minore, Bradley, mentre il resto della famiglia si sistemò al piano superiore. E proprio Philip iniziò a rendersi conto che qualcosa di strano avveniva in questa casa, e iniziò a manifestare molto disagio. Il ragazzo iniziò a raccontare di folate gelide che attraversavano la stanza, anche se con le finestre chiuse; parlò di ombre che a tutte le ore scivolavano lungo le pareti; parlò di rumori e suoni gutturali che sembravano provenire dagli angoli della casa. E poi raccontò di un suono simile a tanti uccelli che battono le ali tutti assieme.
Inizialmente i genitori pensarono che Philip soffrisse di allucinazioni, causate dalle medicine che assumeva. Così non gli diedero molta retta, anche se tutti i membri della famiglia, in verità, avevano notato la sparizione o la rottura di oggetti personali che avvenivano di tanto in tanto, e soprattutto ormai nessuno riusciva a dormire bene in quella casa: i sonni di tutti erano travagliati da incubi terribili e tutti avvertivano la sensazione di essere spiati da qualcuno nella casa.
Philip divenne sempre più introverso e silenzioso, lasciandosi poi andare ad attacchi di panico o di violenza. La situazione iniziò a preoccupare seriamente gli Snedeker quando il ragazzino volle leggere i libri esoterici che il padre teneva in libreria. La preoccupazione divenne ancora più forte quando di colpo il ragazzino iniziò a scrivere poesie, con temi legati alla sofferenza e alla morte. Poi, un giorno, Philip andò a far visita ai vicini di casa, in evidente stato confusionale, chiedendo loro… una pistola per uccidere suo padre.
Fenomeni paranormali a casa Snedeker
Da quel giorno, la casa divenne teatro di eventi sempre più insoliti, alcuni decisamente violenti, e tutti gli Snedeker iniziarono a sospettare di non essere da soli, all’interno di Hallahan Home.
La madre di Philip, Carmen, si accorse di una copiosa perdita dalle tubature della cucina: la macchia che si allargava sul soffitto, però, era rossa come il sangue, e invase ben presto il soffitto di cucina e soggiorno. La colpa venne data ai vecchi tubi, la ruggine aveva eroso le tubature e il colore rosso che si vedeva altro non era che la ruggine stessa… i tubi vennero quindi sostituiti in fretta e in furia, e il fenomeno non si ripresentò più…ma nei giorni seguenti la donna venne letteralmente aggredita e gettata per terra da una forza invisibile, e molti degli oggetti che si trovavano vicino a lei cadevano senza motivo.
La nipotina, figlia della figlia degli Snedeker, per diverse notti si svegliò urlando, affermando che una mano nera voleva afferrarla mentre era a letto, che sentiva strane voci provenire dall’armadio e che le sue bambole la osservavano in malo modo, da sopra le mensole.
La famiglia Snedeker sopportò in silenzio questi avvenimenti per circa un anno e mezzo. Tuttavia, quella che veniva vessata maggiormente era la povera Carmen Snedeker, coperta di ferite, graffi e lividi, e continuo bersaglio di spinte da parte di una forza invisibile. La donna osservò un particolare davvero interessante: le aggressioni si manifestavano maggiormente nelle giornate in cui aveva sgridato per qualche motivo Philip, e c’era sempre un’ombra nera in casa che la seguiva, ovunque andasse. Era la stessa ombra nera che tutti i membri della famiglia Snedeker vedevano, ma Carmen si accorse che aveva dei tratti somatici ben precisi: era un uomo molto magro, con un volto squadrato e spigoloso, pochi capelli e occhi neri come la pece. Indossava occhiali rotondi e sorrideva…ma il suo sorriso era larghissimo e inquietante.
Il marito Alan era spesso fuori casa per lavoro, e quando tornava a casa non voleva sentir parlare di fenomeni paranormali che sembravano avvenire nella sua casa: nonostante fosse appassionato di questi argomenti (ricordate i libri che aveva in libreria e che Philip aveva letto?), non credeva affatto alle manifestazioni paranormali, e convinse Carmen a lasciar perdere tutto. La donna, però, che era decisamente spaventata, decise di confidarsi con il parroco, il quale purtroppo non si mostrò per nulla interessato alla questione.
Poi, anche Alan Snedeker si trovò a tu per tu con i fenomeni descritti dalla sua famiglia: vide quadri che cadevano da soli, udì risate inquietanti in ogni stanza e soprattutto, vide la solita ombra minacciosa seguirlo, camminando lungo i muri. Fu allora che decise di contattare Ed e Lorraine Warren.
I coniugi si trasferirono nella casa, per poterla studiare per qualche giorno, e iniziarono a compiere delle ricerche sulla storia della casa, partendo dalle basi certe, cioè che la casa, come abbiamo visto, era stata un obitorio. E dalle ricerche dei Warren risultò che i precedenti proprietari avevano commesso, tra quelle mura, degli atti davvero macabri: si erano macchiati di necrofilia, avevano compiuto riti satanici e partecipato a sedute spiritiche. Era stato per colpa loro che, adesso, la casa era abitata non da fantasmi, ma da vere e proprie entità demoniache, che purtroppo avevano trovato nel debole Philip un capro espiatorio, un “portale”.
Di fronte alla presenza dei demoni, gli Snedeker si rivolsero più volte al parroco, chiedendogli di compiere un esorcismo sulla casa, ma questi rifiutò sempre, bollando come baggianate le paure degli Snedeker. Allora Carmen e Alan decisero di presentarsi in tv, per parlare del loro caso, e denunciarono il fatto che la Chiesa non voleva occuparsene. Furono ospitati nella trasmissione di John Zaffis, e con l’aiuto dei Warren finalmente ottennero una visita del parroco. L’esorcismo ebbe luogo il 6 settembre 1988.
Sembrava che il rito avesse avuto successo, ma fu solo per poche settimane: poi i fenomeni paranormali tornarono a manifestarsi. Non riuscendo più a sopportare una simile situazione, e con i nervi ormai a pezzi, la famiglia Snedeker si trasferì e da allora si sono perse le tracce.
Ciò che è più strano è che la Hallahan Home è stata successivamente abitata da vari inquilini, ma nessuno di loro parlò mai di stranezze avvenute all’interno della casa…
Che sia vero o meno, il caso della casa della famiglia Snedeker ispirò, come detto, la stesura di due libri e la proiezione di un film, che però hanno ingigantito la vicenda, aggiungendo dettagli spesso fuorvianti. E ancora oggi, cosa sia avvenuto realmente al 208 di Meriden Avenue, Southington, resta un mistero, e quella degli Snedeker è ancora oggi vista come una delle peggiori infestazioni demoniache degli Stati Uniti.
FONTE: atlasobscura
Molto bello questo tuo ciclo di post sulle case stregate, questo è uno dei migliori finora.
grazie mille! beh ce ne sono un po’ che ho scritto e che man mano pubblicherò….e siamo arrivati a quota 664 post…. il numero fatidico si avvicina!!