bobby dunbarBobby Dunbar e la madre

bobby-dunbar Questa è una storia drammaticamente vera, avvenuta in America quasi cento anni fa. Era il 23 agosto 1912 quando scomparve un bambino di quattro anni, di nome Bobby Dunbar. Purtroppo, ogni giorno si ha notizia di bambini scomparsi, ma la storia di Bobby Dunbar è curiosa per i risvolti postumi. Curiosa e choccante.

Lessie e Percy Dunbar vivevano a Opelousas, in Louisiana. Nel 1908 Lessie ebbe il suo primo figlio, che chiamò Bobby. A metà agosto del 1912, quando Bobby aveva quattro anni e un fratellino appena nato di nome Alonzo, la famiglia Dunbar decise di concedersi una breve vacanza, sul lago Swayze, dove il bambino avrebbe potuto giocare e dedicarsi, col padre e il fratello, a qualche allegra battuta di pesca. Il 23 agosto 1912 Bobby improvvisamente scomparve. Stava giocando in riva al lago, e i genitori lo persero di vista. Lessie e Percy chiamarono la polizia, che subito si mise all’opera per trovare il bambino.

Ipotizzando che il piccolo fosse accidentalmente caduto nel lago, vennero usati degli esplosivi per far emergere il corpo, ma nessun cadavere emerse dalle profondità limacciose del lago Swayze. Poi, iniziò a farsi strada l’agghiacciante ipotesi che Bobby potesse essere stato mangiato da un alligatore, visto che questi animali popolavano ampiamente il lago, e quindi svariati esemplari vennero catturati, uccisi e i loro ventri squarciati, ma anche in questo caso non si trovò nulla. Iniziò pure a circolare l’ipotesi soprannaturale (ricordate la storia di Manchas Swamps, le paludi infestate), con una strana creatura proveniente da altri mondi che poteva aver rapito il bambino, ma anche in questo caso l’idea si rivelò falsa. Nessun fenomeno paranormale aveva mai interessato il lago Swayze. Ma Bobby non si trovava. Il bambino sembrava essere davvero sparito nel nulla.

Poi, i ricercatori individuarono una serie di impronte di piedi nudi: seguendole, arrivarono ai binari della ferrovia che si trovava appena fuori delle paludi. E fu allora che gli abitanti della zona riferirono che in zona si aggirava uno uomo dalle strane abitudini: i Dunbar e la polizia giunsero allora alla conclusione che il bambino potesse essere stato rapito.

bobby-and-charlesIl padre di Bobby, Percey, assunse allora un detective privato, e inviò a tutte le stazioni di polizia degli Stati limitrofi una cartolina con la fotografia di Bobby e una descrizione del bambino:

Con grandi e tondi occhi blu, capelli chiari dal tono scuro, carnagione molto chiara con guance rosee, ben sviluppato, robusto ma non troppo grasso. Un alluce del piede sinistro è gravemente sfregiato da una bruciatura di quando era ancora infante”.

Nell’aprile 1913, dopo quasi un anno dalla sparizione, la polizia federale ricevette una lettera.

William Cantwell Walters, che risiedeva a Hub, in Mississippi, aveva in casa sua un ragazzo che corrispondeva perfettamente alla descrizione di Bobby Dunbar. L’uomo, che aveva ricevuto il bambino in custodia dalla madre del piccolo, Julia, affermò che il ragazzo si chiamava Charles Bruce Anderson. La storia era così strana che la polizia non credette a Walters, e l’uomo fu arrestato. Poi la polizia avvisò i Dunbar, e tutti si recarono a Hub per vedere il bambino. Inizialmente Lessie e Percey non erano del tutto sicuri che si trattasse del loro bambino, e per di più, come scrissero alcuni quotidiani dell’epoca, Charles-Bobby non riconobbe nemmeno il fratello più piccolo, ma quando Lessie l’ebbe lavato, affermò con sicurezza che si trattava proprio di Bobby.

Alla fine i Dunbar portarono il bambino a Opelousas, festeggiando il suo ritorno a casa, e la notizia destò comprensibilmente l’interesse della stampa, che pubblicò innumerevoli articoli sul bambino perso e ritrovato.

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Il presunto rapitore del bambino, Walters, dopo un processo durato due settimane fu condannato all’ergastolo, e rilasciato dopo due anni… nonostante tutto, però, Walters si proclamò sempre innocente, giurando di aver avuto in custodia il bambino da sua madre, Julia Anderson… La storia ovviamente finì sui giornali, ma ormai Bobby era di nuovo con la sua famiglia… Sembrava che finalmente le cose si fossero messe a posto, tornate alla normalità, quando una donna, Julia Anderson, si recò a Opelousas per rivendicare la maternità del piccolo. Era lei, infatti, ad aver affidato il bambino a Walters, e adesso voleva indietro suo figlio.

Di fronte alle insistenze della donna, la polizia le concesse un confronto con altri bambini delle stessa età e con aspetto fisico simile a quello del bambino, ma la donna non fu in grado di identificare suo figlio, e Charles-Bobby tornò definitivamente a casa con i Dunbar. La notizia ovviamente fece molto scalpore, i giornali scrissero del piccolo Charles, perso, ritrovato e reclamato da due madri.

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Per evitare altri problemi, il tribunale dei minori stabilì in via definitiva che il bambino dovesse vivere con la famiglia Dunbar, e fu così che Charles divenne definitivamente “Bobby Dunbar”.

Bobby, da allora, potè vivere la sua vita “normale”, sposandosi e mettendo al mondo 4 figli…morì nel 1966, ma la sua storia non finì con la sua morte, anzi…

Nel 2004, novant’anni dopo il rapimento di Bobby, una delle nipoti dell’uomo, Margaret Dunbar Cutright, decise di sua spontanea volontà di riaprire questo caso, indagando sulla propria famiglia. La Cutright iniziò la ricerca per affermare che Bobby fosse effettivamente suo nonno, e chiese alla sua famiglia di sottoporsi alla prova del DNA… e qui la faccenda si complicò non poco.

Bob Dunbar Jr., padre di Margaret, fece il test del DNA per risolvere la questione, e il test dimostrò che Bob Dunbar Jr. non era cugino di sangue del cugino presunto, figlio di Alonzo Dunbar, fratello minore di Bobby Dunbar.

Quindi? Quindi il destino di Bobby Dunbar, scomparso nel 1912 al lago Swayze, rimane sconosciuto.

Nel marzo 2008, la trasmissione “This American Life” di Public Radio International mandò in onda un documentario radiofonico sulle indagini eseguite da Margaret Dunbar Cutright. La donna sostenne che probabilmente, il vero Bobby Dunbar cadde nel lago Swayze durante la vacanza, e fu mangiato da un alligatore.

Charles Bruce Anderson, evidentemente, era davvero Charles Bruce Anderson, e non Bobby Dunbar… grazie alla sua ricerca, Margaret riuscì in qualche modo a riabilitare, seppur troppo tardi, sia Julia Anderson che William Walters, in quanto entrambi furono riconosciuti innocenti: non avevano rapito Bobby, il bambino che viveva con William era davvero il figlio di Julia…

Ma, cosa sia realmente accaduto a Bobby, resta ancora una questione aperta, un cold case che non si chiuderà mai.

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