IL POLLINO TREMA Ci siamo. L’avevamo previsto qualche tempo fa, e puntualmente si è avverato, proprio mentre la cronaca di questi giorni è giunta la notizia della condanna di chi non predisse il terremoto dell’Aquila.
Come se i terremoti si potessero davvero prevedere…..ne avevamo già parlato, in oltre un secolo di studi, solo un terremoto è stato previsto con successo, quello del 4 febbraio 1975, un sisma di magnitudo 7.3 che scosse Haicheng, in Cina. Le autorità, allertate da uno sciame di piccole scosse e dalla strana agitazione degli animali da cortile, avevano evacuato un milione di persone il giorno prima.
Però il successo, che allora venne attribuito alla Rivoluzione culturale, non si è mai più ripetuto, e anzi un anno dopo, a poca distanza, una scossa uccise 250mila persone. Nemmeno la descrizione dei segnali precursori è stata di grande aiuto alle generazioni successive di sismologi: «Serpenti congelati nelle strade, maiali che scavano sotto alle staccionate, galline che rifiutano di entrare nei pollai e topi che si comportano come fossero ubriachi».
IL SISMA DEL POLLINO: DETTAGLI Eppure, in Italia, molti avevano parlato di una zona altamente instabile, situata nel Pollino, e infatti, è in atto una grave crisi sismica nel Pollino, a confine tra Calabria e Basilicata, zone che sono state colpite stanotte, alle 01:05, da una scossa di terremoto di magnitudo 5.0 localizzata a pochi km da Mormanno e Castrovillari, dove si registrano danni e lesioni a numerosi edifici.
Il sisma si è registrato ad una profondita’ di 6.3 km ed e’ stato avvertito in buona parte del sud Italia. La zona del Pollino risulta, come detto, colpita da uno sciame sismico da più di un anno, il che significa una forte instabilità geologica ancora in atto, che non mette affatto al riparo questa zona da altre scosse. certo è che finora mai si era registrata una scossa, in questo territorio, di magnitudo superiore a 5.
Una seconda scossa di magnitudo 2.7 si è replicata dopo soli 7 minuti. Si tratta della scossa più forte da quando ha avuto inizio lo sciame sismico. Attimi di paura tra la popolazione nella zona flegrea e nell’area del Vomero e della costiera sorrentina, dove il sisma è stato avvertito soprattutto ai piani alti dei palazzi e negli stabili di vecchia generazione. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco.
Sul sito dell’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia già nel pomeriggio alle 19.30 i sismografi avevano registrato una scossa di magnitudo 2.2 nel distretto sismico del Sannio a una profondità di 8,9km. Già alle 21,36 di ieri una scossa di lieve entità era stata registrata nel distretto sismico del Pollino. Il sisma ha avuto una magnitudo di 2 gradi, con ipocentro a 7.3 km di profondità ed epicentro nei pressi dei comuni di Rotonda (in provincia di Potenza), Laino Castello e Mormanno (in provincia di Cosenza). Gli altri comuni interessati dalla scossa sono Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, San Severino Lucano, Viggianello (in provincia di Potenza), Acquaformosa, Altomonte, Castrovillari, Laino Borgo, Lungro, Morano Calabro, Orsomarso, Papasidero, San Basile, San Donato di Ninea, Santa Domenica Talao, Saracena e Verbicaro (in provincia di Cosenza).
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Il sisma, secondo quanto raccontato da testimoni è stato seguito da un fortissimo boato percepito anche a 60km di distanza. Per i geologi e i vigili del fuoco il boato sarebbe da attribuire alla rottura della faglia che ha prodotto l’intensa scossa tellurica. La scossa ha prodotto danni. Nel Comune di Mormanno, epicentro del sisma, crepe si sono aperte nell’ospedale cittadino. Il sindaco potrebbe decidere per l’evacuazione. La località maggiormente colpite dal sisma sono Mormanno, Laino Castello, Laino Borgo e Rotonda. Segnalati danni ingenti nei paesi più prossimi all’epicentro.Nessun danno per l’ospedale di Castrovillari. In alcuni comuni della zona interessata molte persone hanno deciso di proseguire la notte fuori dalle case.
Un palo pericolante e una cabina elettrica incendiata: sono le prime due conseguenze, a Rotonda (Potenza), della forte scossa di terremoto. Sul posto stanno operando gia’ due squadre dei Vigili del fuoco: la prima e’ partita da Lauria (Potenza), l’altra dal distaccamento volontari di Terranova di Pollino (Potenza). Un’altra squadra di Vigili del fuoco sta partendo da Potenza. Lo si è appreso dal Comando provinciale. Il centralino dei Vigili del fuoco ha ricevuto tantissime telefonate dall’area del Pollino: tutte di persone spaventate che chiedevano che cosa fare. Molti sono scesi in strada e trascorreranno il resto della notte nelle auto.
A Scalea un uomo di 84 anni è morto per un infarto causato dal forte spavento. I danni maggiori sono quelli segnalati a case ed edifici pubblici. A Mormanno la cattedrale è stata dichiarata inagibile mentre l’ospedale è stato evacuato completamente: i pazienti che possono essere dimessi torneranno a casa, per gli altri sono stati allertati gli ospedali della zona. Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte, nel Cosentino. Il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture.In particolare sono crollate due abitazioni gia’ evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione. LA SITUAZIONE ERA GIA’ DIFFICILE DA DUE ANNI E la terra continua a tremare… le scosse di terremoto, dopo quella di magnitudo 5 di stanotte, si susseguono a ritmo intenso e senza sosta. La gente continua a vivere nel terrore, perchè non dimentichiamo che questa zona registra terremoti da oltre due anni.
Nella zona del Pollino è in atto da due anni una sequenza sismica nella quale periodi di attività frequente si alternano a periodi di relativa calma. In quest’area al confine tra la Calabria e la Basilicata si è registrata recentemente una ripresa dell’attività sismica, tanto che solo nel periodo compreso fra il primo e il 4 ottobre, rende l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sono stati registrati almeno 122 eventi, 105 dei quali di magnitudo minore di 2.0, 14 di magnitudo tra 2.0 e 3.0, 3 di magnitudo tra 3.0 e 4.0.
L’Ingv, rileva lo stesso ente, “sta seguendo l’evoluzione di questa sequenza dal suo inizio e ha avviato una serie di attività e di progetti per comprendere meglio quanto sta accadendo in quell’area e per contribuire alla diffusione delle informazioni e alla riduzione del rischio sismico“.
Negli ultimi due anni, in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’università della Calabria, l’Ingv ha potenziato la rete sismica di monitoraggio nel Pollino per migliorare le localizzazioni anche dei piccoli terremoti ed ha installato una nuova stazione della rete sismica nazionale più tre stazioni temporanee collegate con la sala sismica.
4 pensiero su “Terremoti: il caso del Pollino. Scossa nella notte e la terra non si ferma”
Avevo iniziato a commentare qui, poi ho preferito andare sul blog, più che altro per dire che, almeno qui da me, la situazione è tranquilla. Spero che il monitoraggio sia una cosa più seria di altre iniziative fasulle su questo territorio. Solo che, mi pare di avertelo già detto in un post passato, il monitoraggio ci fa sapere che è in atto uno sciame sismico, ne localizza pure la zona quasi precisa, ma finché non sarà possibile sapere il quando e possibilmente il dove più approssimativo possibile, sono rilevazioni che lasciano il tempo che trovano. Si può evacuare una zona così vasta in attesa di un evento “probabile” o “possibile” in un arco di tempo indefinito e geograficamente non individuabile? Al di là di questo, grazie delle informazioni che stai passando, sono più esaustive di altre locali, che dovrebbero essere più aggiornate. Invece, al di là delle paure e della conta dei danni, per fortuna solo materiali (a parte quel poveretto che non ha retto allo spavento) non sembrano in grado di dare. Un carissimo saluto e un abbraccio.
Ciao Gattonero, lo so che la ituaizone è difficile, e mi spiace davvero, il mondo in questo periodo è in preda a continui mutamenti, innutile che ci dicano che non è vero, purtroppo la realtà è questa e dobbiamo imparare a conviverci, non passa giorno in cui non si abbiano notizie di sismi e altre cose. Il POllino era zona tenuta sotto osservazione da un bel po’, si sapeva che sarebbe arrivato il terremoto anche se, ovviamente, nessuno poteva di re con certezza QUANDO. Io faccio del mio meglio, non voglio creare allarmismi, l’ho già fatto in occasione dle terremoto dell’Emilia, mi han definita pure “sciacallo”, ma penso che la gente abbia bisgno di risposte, e cercarle online in questi momenti frenetici è difficile, per cui spero di far cosa gradita a chi in questo momento è alla ricerca di risposte. Un abbraccio forte
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Avevo iniziato a commentare qui, poi ho preferito andare sul blog, più che altro per dire che, almeno qui da me, la situazione è tranquilla.
Spero che il monitoraggio sia una cosa più seria di altre iniziative fasulle su questo territorio.
Solo che, mi pare di avertelo già detto in un post passato, il monitoraggio ci fa sapere che è in atto uno sciame sismico, ne localizza pure la zona quasi precisa, ma finché non sarà possibile sapere il quando e possibilmente il dove più approssimativo possibile, sono rilevazioni che lasciano il tempo che trovano.
Si può evacuare una zona così vasta in attesa di un evento “probabile” o “possibile” in un arco di tempo indefinito e geograficamente non individuabile?
Al di là di questo, grazie delle informazioni che stai passando, sono più esaustive di altre locali, che dovrebbero essere più aggiornate. Invece, al di là delle paure e della conta dei danni, per fortuna solo materiali (a parte quel poveretto che non ha retto allo spavento) non sembrano in grado di dare.
Un carissimo saluto e un abbraccio.
Ciao Gattonero, lo so che la ituaizone è difficile, e mi spiace davvero, il mondo in questo periodo è in preda a continui mutamenti, innutile che ci dicano che non è vero, purtroppo la realtà è questa e dobbiamo imparare a conviverci, non passa giorno in cui non si abbiano notizie di sismi e altre cose. Il POllino era zona tenuta sotto osservazione da un bel po’, si sapeva che sarebbe arrivato il terremoto anche se, ovviamente, nessuno poteva di re con certezza QUANDO. Io faccio del mio meglio, non voglio creare allarmismi, l’ho già fatto in occasione dle terremoto dell’Emilia, mi han definita pure “sciacallo”, ma penso che la gente abbia bisgno di risposte, e cercarle online in questi momenti frenetici è difficile, per cui spero di far cosa gradita a chi in questo momento è alla ricerca di risposte.
Un abbraccio forte
Mi dispiace molto…
Anche a me…