Mi sono detta: se devo tornare, bisogna che lo faccia in grande stile, presentando una storia capace di attirare i lettori…per richiamare quelli che, non vedendo per mesi alcuno mio scritto, hanno girato l’angolo e non sono più tornati a leggere pensiero…
Così, eccomi qua con una nuova storia, incentrata su una casa situata in America, più precisamente nel Connecticut.
La storia di Winchester House ha avuto inizio nel settembre 1839, quando a Leonard e Sarah Pardee nacque una bambina, che chiamarono Sarah. Sì, non ebbero molta fantasia, a chiamare la piccola con il nome della madre, ma le stramberie di questa famiglia iniziarono con il battesimo della bimba e terminarono (se davvero terminarono) con il “battesimo” della loro maestosa abitazione.
Sarah cresceva bella, buona, brava, con un impressionante talento per la musica e le arti, e ben presto, dopo aver fatto il suo debutto nella società, divenne la gioia dei genitori. Sarah (la figlia, non la madre) fu presto notata da William Wirt Winchester, figlio di Oliver Winchester, produttore di camicie e uomo d’affari. Il nome Winchester vi dice qualcosa?
Infatti nel 1857, Oliver assunse il controllo di una società americana leader nello sviluppo e nella progettazione dei fucili…e fu così che, tre anni più tardi, il vulcanico Oliver ideò e forgiò il fucile che prese il nome dal suo ideatore, col suo bravo serbatoio tubolare situato sotto la canna, il migliore fucile a ripetizione che si fosse visto finora, e che divenne il più grande alleato delle truppe del nord allo scoppio della guerra civile.
Ricco grazie ai suoi fucili, William chiese, e ottenne, di sposare la bella Sarah, e così il matrimonio venne celebrato il 30 settembre 1862, al culmine della guerra civile. Quattro anni dopo, il 15 luglio 1866, Sarah partorì una bambina di nome Annie Pardee Winchester, ma pochi anni dopo la piccola morì a causa di una grave malattia.
Sarah cadde in depressione, e ad aumentare il suo stato di depressione contribuì anche l’aver saputo che non avrebbe più potuto aver figli. Sarah così si chiuse in un mutismo senza pari. Quando le cose sembravano mettersi un po’ meglio, per la seconda volta la malasorte colpì la famiglia Winchester: William, colpito da tubercolosi polmonare, morì il 7 marzo 1881.
La morte del marito fu per Sarah una nuova sciagura, dalla quale in seguito non si riprese più… e dire che, morendo, il marito le aveva lasciato una fortuna immensa: un patrimonio stimato in circa 20 milioni di dollari, tra denaro contante, immobili, terreni, oltre che il 48,9% della Winchester Repeating Arms Company. Come se non bastasse, Sarah poteva adesso “campare” con un reddito di circa 1000 dollari al giorno.
E fu allora che Sarah, sola, bellissima e depressa, divenne un facile bersaglio per gli approfittatori. Primo fra tutti, un medium spiritista, che saputo della grave duplice perdita subita da Sarah (e ben consapevole del suo immenso patrimonio), iniziò a frequentare sempre più spesso la donna, testimoniando che il marito non aveva mai abbandonato la sua dimora e che continuava a vivere lì, con lei.
Il medium, poi, svelò a Sarah un messaggio terribile che aveva detto il marito:
Esiste una grande maledizione che grava sulla famiglia Winchester. Una maledizione scaturita dalla decisione della famiglia di creare una temibile arma di morte, un fucile che tante, tantissime vittime ha mietuto. Ora, tutte le anime delle persone uccise da quel fucile stanno cercando la loro vendetta, e l’hanno trovata prima portandosi via la bambina, poi il compagno di vita di Sarah, E non hanno alcuna intenzione di fermarsi, perchè la loro vendetta non sarà compiuta fino a quando tutti i discendenti dell’arma di morte non saranno resi inoffensivi.
Così, il medium suggerì a Sarah di abbandonare per sempre la sua casa, la sua terra, e di spostarsi altrove, in cerca di pace. Sarebbe stato il marito a guidarla.E fu così che Sarah mise in vendita la sua proprietà a New Haven e si incamminò verso l’ignoto, guidata dalle parole del marito che le parlava attraverso il medium. Arrivò finalmente a Santa Clara Valley, dove trovò subito una casa in costruzione. Se ne innamorò all’istante e decise che quella casa doveva essere sua, a tutti i costi.
Solo avendo quella casa, costruendola, e vivendoci, la maledizione avrebbe avuto fine. E lei stessa sarebbe sopravvissuta a questa maledizione solo se la costruzione della casa fosse continuata. E così l’avventura ebbe inizio. In un terreno di 162 acri, 22 carpentieri lavorarono 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ben 36 anni. Si costruiva senza un preciso progetto, realizzando camere e inglobandole in altre, creando qualcosa di mai visto prima.
160 stanze, torri, tutto disseminato in un’altezza di sette piani. All’interno della casa, sono stati installati tre ascensori e 47 caminetti.E poi numerosissime scale, che però non portano da nessun parte, un camino cieco che si ferma al di sotto del soffitto; scale che portano dritte…al soffitto dell astanza in cui si trovano, armadi che si aprivano alle pareti vuote; botole; corridoi senza uscita, lucernari che si trovano uno sopra l’altro, e poi pericolose porte che si aprono a strapiombo sul prato sottostante, e decine di altre stranezze.
Ciò che appare più strano, però, è che Sarah era incuriosita dal numero 13: quasi tutte le finestre contenevano 13 lastre di vetro; le pareti erano formate da 13 pannelli; la serra aveva 13 cupole; molti dei pavimenti in legno contenevano 13 sezioni; alcune delle camere avevano 13 finestre e ogni aveva 13 gradini.
La costruzione della casa proseguì senza soste, perchè Sarah, sempre dando ascolto alle parole del medium, aveva capito che il solo modo per porre fine alla maledizione era di offrire a tutte le anime delle vittime dei Winchester un luogo sicuro in cui dimorare…e casa sua era il luogo più adatto. Nel 1906 però vi fu un terribile terremoto a San Francisco, e parti della casa crollarono.
I primi tre piani della casa infatti crollarono nel giardini e non vennero mai ricostruite. Inoltre, il camino che si trovava nella camera in cui la signora Winchester dormiva la notte del terremoto crollò, ostruendo l’uscita e intrappolando Sarah dentro. Così lei si convinse che il terremoto fosse stato un segno degli spiriti che erano furiosi con lei per aver quasi completato la casa. Ma la costruzione continuò.
Il 4 settembre 1922, dopo una seduta spiritica con il suo medium, in cui le rivelò che gli spiriti erano abbastanza tranquilli, Sarah si ritirò nella sua camera da letto per la notte.
E fu ritrovata morta, il mattino successivo, all’età di 83 anni.
Cos’è allora davvero Winchester house?
Non parliamo di case infestate! per quanti ghost tour siano stati compiuti tra quelle mura ( la casa è monumento nazionale degli Stati Uniti d’America), resta l’impressione che la casa sia davvero un labirinto, qualcosa di immenso costruito da una mente colpita gravemente dalla depressione, in cui c’è un inizio ma non c’è una fine… Una casa costruita per rispondere a chissà quali domande, realizzata senza un preciso progetto e resa quindi “impossibile”.
Eppure, si racconta che lì dentro vi siano delle stanze murate, perfettamente ammobiliate ma alle quali non è possibile accadere, che nascondono tesori inestimabili…da bottiglie rarissime di vino, a quadri, a parte dell’immenso patrimonio di Sarah Winchester mai completamente speso e mai recuperato…oltre che un fucile completamente d’oro…
FONTE: www.prairieghosts.com/winchester.html
Documentazione ufficiale sulla casa
Ahi sì, avevo già letto qualcosa tento tempo fa a proposito di questa casa… Mi piacerebbe davvero visitarla.. e noto dal tuo link che gli attuali proprietari hanno già provveduto a trasformarla in un business turistico.
certo, il business, specie quando si tratta di casa di questo tipo, è sempre all’erta…peccato!
Una storia terribile….di ricchezza,di dolore di solitudine e follia, raccontata in maniera magistrale.
grazie! 😉
Ne ho sentito parlare spesso di Winchester House, un luogo folle nato dalla mente di una persona senza pace. Mi auguro che perlomeno, la costruzione di quel luogo abbia portato un po di pace alla mente e allo spirito di Sarh Winchester.
lo spero anche io…sto facendo delle ricerche per vedere se ci siano altre case del genere, realizzate con un significato particolare…finora nulla di interessante ma io continuo a cercare…..