Oggi concludiamo la “trilogia di Halloween”, iniziata parlando prima delle origini della festa e poi della leggenda che circonda il suo simbolo più famoso, Jack o’ Lantern…
Volevo scrivere qualcosa sul motivo per cui la Chiesa Cattolica si scaglia così tanto contro questa festa. Ieri sera la Diocesi di Bologna ha contrattaccato la festa organizzando una contro-celebrazione di stampo prettamente cattolico, in aperta opposizione alle feste in maschera che ieri si sono celebrate.
L’ha fatto ideando una processione con le fiaccole per portare la luce, intesa come Luce divina (Lumen Christi), in una festa che, secondo «il calendario delle streghe», rende omaggio alle tenebre e al suo dio, satana.
Sia il sito di Famiglia cristiana che il quotidiano cattolico Avvenire riportavano le parole di monsignor Gabriele Cavina, provicario generale della diocesi di Bologna, secondo cui si rendeva necessario «riproporre lo spirito giusto della Viglia di Ognissanti», per fronteggiare la «deriva commerciale e carnevalesca di gusto horror» imposta sopratutto a bambini e ragazzi…ed è così che la Chiesa spiega proprio che in questa festa, moltissima gente si abbandonerà alle tradizioni di questa festa, tradizioni non certo consone alle spirito cattolico, perchè evocare spiriti e fantasmi, come qualcuno inevitabilmente farà, certo non si colloca nell’ambito degli insegnamenti che la Dottrina della Chiesa impone ai credenti.
Padre Amorth, che certo non ha bisogno di presentazioni, sostiene da tempo che Halloween è la festa in cui molta gente, così come accade in giugno in occasione della festa di San Giovanni, la gente compirà strani rituali per propiziarsi certe divinità pagane, e questo, cattolicamente parlando, non si dovrebbe fare. La Chiesa Cattolica infatti si è sempre posta in netto contrasto con questa celebrazione, per cui festeggiare Halloween significa accostarsi all’idolatria pagana, e ha tentato di contrastare Halloween anteponendovi prima la festa di Ognissanti e poi la Commemorazione dei defunti del 2 novembre.
Eppure, come avevamo visto, Halloween di per sè aveva radici cattoliche, è stato in seguito che le celebrazioni di Halloween sono state private del proprio originario contenuto religioso, diventando una moda esclusivamente commerciale.
Lui stesso ha invitato tutti i Cristiani a compiere tre gesti ben precisi per contrastare il diffuso fenomeno della stregoneria ad Halloween:
1) Partecipare alla Santa Messa, e offrendo al Signore attraverso l’Eucarestia una riparazione per questa festa ispirata dal diavolo;
2) Recitando il Rosario, sia in parrocchia, sia in famiglia, o anche semplicemente ascoltandolo alla radio;
3) Recitando alla fine della Messa la Coroncina alla Divina Misericordia, per chiedere perdono al Signore.
Lo stesso Padre Amorth aveva così sentenziato, qualche anno fa:
“Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l’uso della ragione e sia sempre più malata. Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi. Mi dispiace moltissimo che l’Italia, come il resto d’Europa, si stia allontanando da Gesù, il Signore e, addirittura, si metta a omaggiare satana, la festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L’astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non è più peccato al mondo d’oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, libertà o piacere personale. L’uomo è diventato il dio di se stesso, esattamente ciò che vuole il demonio”. FONTE
Però la Chiesa da subito ha tentato di ostacolare questa festa, fin dalla sua prima comparsa: nell’835 papa Gregorio spostò la festa di Tutti i Santi, che si celebrava originariamente il 13 Maggio, al 1° Novembre, pensando in questo modo di riuscire ad anteporla ai culti pagani, ma anche in questo modo il culto di Samhain non venne mai meno, e fu così che al 1° novembre la Chiesa aggiunse, a partire dal X° secolo, una nuova festa, il Giorno dei Morti, celebrato il 2 novembre in memoria delle anime dei defunti.
Non è la prima volta che in Italia si storce il naso contro l’importazione americana di Halloween, e infatti tutti affermano che Halloween, benchè abbia radici irlandesi, sia una moda americana e da lì provenga…però c’è anche qualcuno che si è interessato alla moda di intagliare la zucca, cercando di individuare le radici di questo fenomeno…
Irlanda? America? stranamente, è il Veneto ad aver dato origine a questa tradizione.
C’è stata proprio ieri sera a Grantorto, nel Padovano, la festa dea lumera, nella quale si spiega come nella notte di Ognissanti gli abitanti delle campagne padovane fossero abituati a intagliare una zucca con fattezze umane (ovviamente paurose), e come all’interno di essa si ponesse una candela accesa.
La zucca veniva poi posizionata fuori dalla casa, generalmente sulla soglia o sulle finestre, come protezione da demoni e spiriti malvagi, che nella notte di Ognissanti erano soliti aggirarsi nelle campagne…c’è di più: nella notte del 31 ottobre le campane della chiesa di Grantorto suonavano una melodia molto tetra fino a notte inoltrata, in vista delle celebrazioni dei morti del giorno successivo, che portava indubbiamente però tristezza negli adulti e spesso anche paura nei bambini, perchè i nonni spesso raccontavano che quelle campane avessero il compito di far sentire ai morti la presenza dei vivi, che con quel suono si ricordavano di loro. E spesso nelle case si imbandivano delle belle tavolate con vino, castagne abbrustolite e patate dolci cotte sotto la brace, ma nessuno mangiava quelle leccornie, perchè erano predisposte per i morti che la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre tornavano sulla terra, vi restavano tutto il 1 novembre e quindi tornavano a riposare per l’eternità il 2 novembre…
Domani, lo anticipo, scriverò un post che si ricollegherà per certi versi alla serie sui “segnai della morte” che ho concluso tempo addietro. Non parlerò di fenomeni pre-morte, ma di fenomeni post mortem, presentando tre resoconti (e si tratta di storie vere), di persone che hanno avuto a che fare, nella loro vita, con dei fenomeni inspiegabili, che potrebbero essere registrati come paranormali…ma di questo parleremo, appunto, domani!
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