Oggi vi presento una storia davvero particolarissima, che proviene direttamente da Chicago.
Per vent’anni, un’impronta misteriosa era visibile in una finestra nella caserma dei pompieri di Chicago.
L’impronta, la cui storia mi ricorda moltissimo quella dell’orma misteriosa di cui parlai qualche anno fa, non poteva essere pulita, lucidata, cancellata, nemmeno raschiando il vetro.
Molti credevano che appartenesse a Francis “Frank” Leavy, un vigile del fuoco, che stava pulendo quella finestra quando predisse la sua stessa morte.
Un pompiere predice la sua morte
Francis Leavy, per gli amici semplicemente Frank, era un vigile del fuoco che militava nel corpo di Chicago.
Una terribile tragedia
Mentre i pompieri continuavano la loro battaglia contro l’inferno, un certo numero di persone presenti nell’edificio al momento dell’incendio ha notato alcune anomalie: molte fiamme sembravano propagarsi al piano di sotto dell’edificio, come se stesse bruciando fuoco liquido. Una cosa simile era stata notata prima, in altri incendi da combustibile, con le fiamme che si propagavano seguendo la “traccia” del liquido infiammabile, ma in quel particolare padiglione del Curran’s non avrebbero dovuto trovarsi liquidi infiammabili.
Partirono subito i soccorsi, per mettere in salvo i superstiti e recuperare le vittime. In tutto, furono nove i vigili del fuoco che morirono nel crollo. Tra di loro, anche Francis Franck Leavy. Più di venti vigili del fuoco sono rimasti feriti e un civile, William Behr, è morto durante le operazioni di soccorso.
L’impronta fantasma
Il giorno dopo la tragedia qualcosa di strano è stato notato di nuovo nella sede dei vigili del fuoco: sul vetro di una finestra era apparsa una strana macchia. In un primo momento, il personale della stazione dei pompieri ha cercato di lavare via quella macchia, strofinandola, graffiandola, ma non ci fu verso: la macchia era impossibile da rimuovere. Nei giorni seguenti la macchia ha iniziato ad assumere contorni molto più definiti, apparendo per ciò che era in realtà: un’impronta.
L’elemento più inquietante fu ricordare che l’impronta era apparsa nel punto esatto in cui Francis Leavy aveva appoggiato la mano, sentenziando la sua convinzione di morire quello stesso giorno.
Il fatto suscitò comprensibilmente molto scalpore, e anche qualche preoccupazione tra i vigili del fuoco, che tentarono in tutti i modi di cancellare quell’impronta, usando solventi chimici, ma non ci fu verso: l’impronta rimase lì, ben visibile.
Così in vetro della finestra con l’impronta di Francis Leavy rimase lì al suo posto, fino a quando un ragazzo che distribuiva giornali, un paperboy, gettò incautamente il giornale addosso alla finestra, infrangendola. La cosa strana è che questo avvenne il 18 aprile 1944, vent’anni dopo la morte di Leavy.
E forse, venti anni dopo, l’anima del pompiere ha finalmente avuto pace…
Moz-